(Nota del 19 aprile dell'European Centre for Disease Prevention and Control)  A seguito delle segnalazioni di casi di epatite acuta di origine sconosciuta da parte dell'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, sono stati segnalati ulteriori casi in bambini in Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna.

Inoltre, sono stati segnalati 9 casi di epatite acuta tra bambini di età compresa tra 1 e 6 anni nello stato dell'Alabama negli Stati Uniti che sono risultati positivi anche all'adenovirus.

Al momento, la causa esatta dell'epatite in questi bambini rimane sconosciuta. Il team che si occupa della vicenda nel Regno Unito, dove si è verificata la maggior parte dei casi fino ad oggi, ritiene che la causa sia infettiva, molto probabilmente legata alle caratteristiche cliniche ed epidemiologiche dei casi oggetto di indagine.

Il 5 aprile 2022, il Regno Unito ha segnalato un aumento dei casi di epatite acuta di eziologia sconosciuta tra bambini precedentemente sani di età inferiore a 10 anni, provenienti dalla Scozia.

Il 12 aprile, il Regno Unito ha riferito che oltre ai casi in Scozia c'erano circa 61 ulteriori casi oggetto di indagine in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, con la maggior parte dei quali di età compresa tra 2 e 5 anni.

Il 14 aprile, la Scozia ha riferito che dei 13 casi oggetto di indagine due coppie di casi erano collegate epidemiologicamente.

I casi nel Regno Unito si sono presentati clinicamente con epatite acuta grave, con livelli aumentati di enzimi epatici (aspartato transaminasi (AST) o alanina aminotransaminasi (ALT) superiori a 500 UI/L) e molti casi erano itterici. Alcuni dei casi hanno riportato sintomi gastrointestinali, tra cui dolore addominale, diarrea e vomito nelle settimane precedenti.

La maggior parte dei casi non aveva la febbre. Alcuni dei casi hanno richiesto cure presso reparti epatici pediatrici specializzati e alcuni erano stati sottoposti a trapianto di fegato.  

Non è stato identificato alcun collegamento dei casi al vaccino COVID-19 e le informazioni dettagliate raccolte attraverso un questionario su cibo, bevande e abitudini personali non sono riuscite a identificare alcuna esposizione comune.

Le indagini tossicologiche sono in corso ma si ritiene più probabile un'eziologia infettiva dato il quadro epidemiologico e le caratteristiche cliniche dei casi.

Le indagini di laboratorio sui casi hanno escluso in tutti i casi l'epatite virale di tipo A, B, C, D ed E. Dei 13 casi segnalati dalla Scozia per i quali sono disponibili informazioni dettagliate sui test, tre sono risultati positivi all'infezione da SARS-CoV-2, cinque sono risultati negativi e due hanno avuto un'infezione nei tre mesi precedenti la presentazione. Undici di questi 13 casi hanno avuto risultati per il test dell'adenovirus e cinque sono risultati positivi.