I centri d'accoglienza di Manus e Nauru, posti rispettivamente in Papua Nuova Guinea e in Micronesia, sono un vero inferno, dove l'Australia stipa in questi luoghi buona parte dei richiedenti asilo che tentano di raggiungere Canberra e dintorni via mare.
Come evidenziato dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani, in questi centri sono state violate le più elementari forme di rispetto per la dignità: violenze, mancata assistenza medica e nessuna chiarezza sul futuro di queste persone illegalmente detenute.
Una petizione promossa da due organizzazioni (Global Legal Action Network e Stanford International Human Rights Clinic) porrà la questione all'attenzione della Corte penale internazionale.