"أهلنا الكرام في الوطن الحبيب،نأسف للإعلان عن انقطاع كامل في خدمات الاتصالات (الثابتة والخلوية والإنترنت) في قطاع غزة، وذلك بعد منع ادخال الوقود ونفاد كافة مصادر الطاقة الاحتياطية لتشغيل عناصر الشبكة الرئيسية.حماكم الله وحمى البلاد"

Il testo sopra riportato non è una dichiarazione di Hamas, ma semplicemente l'annuncio della principale compagnia telefonica presente a Gaza, Paltel, che questo pomeriggio, sul proprio profilo social, ha comunicato la completa interruzione dei propri servizi a causa della mancanza di qualsiasi fonte di energia per poter alimentare la propria rete.

In tal modo i residenti della Striscia, da 40 giorni sotto le bombe, a cui i criminali sionisti stanno negando acqua, cibo, medicinali, carburante e alloggi, non potranno neppure comunicare tra loro e con l'esterno.

In tal modo, lo Stato ebraico potrà continuare ancor più facilmente il genocidio in atto. Ne è riprova l'ospedle Al-Shifa, dove centinaia di nazionalisti dello Stato ebraico in divisa militare continuano a sparare al suo interno, perquisendo stanza per stanza, mentre i carri armati presenti nei cortili si occupano di abbattere i muri degli edifici.


I veri "animali umani" che agiscono a Gaza, gli israeliani, hanno fatto vedere ai giornalisti "embedded" di una tv americana e della BBC le prove della presenza di Hamas nell'ospedale Al-Shifa.

Alla corrispondente della BBC Lucy Williamson sono stati mostrati alcuni fucili, munizioni e giubbotti antiproiettile, che secondo Israele Hamas aveva nascosto nell'ospedale. Non si parla di un arsenale... ma di alcuni fucili che, oltretutto, potrebbero esser stati portati lì dall'esercito israeliano che non ha permesso ai giornalisti al seguito di parlare con nessun medico o paziente dell'ospedale, le cui condizioni non è possibile neppure definire disperate, tanto sono terribili.


Terribili anche quelle dell'ospedale indonesiano di Beit Lahia, nel nord di Gaza, vicino al campo profughi di Jabalia. I sanitari hanno affermato di essere stati costretti a cessare completamente le operazioni, per mancanza di mezzi. Il direttore Atef al-Kahlout ha detto ad Al Jazeera che l'ospedale ha una capacità di 140 pazienti, ma attualmente ce ne sono circa 500 al suo interno, di cui 45 avrebbero necessità di un intervento chirurgico urgente. Centinaia gli sfollati che vi hanno trovato rifugio.

Come per Al-Shifa, l'esercito israeliano ha affermato che l'ospedale indonesiano viene utilizzato "per nascondere un centro di comando e controllo sotterraneo" di Hamas. Funzionari palestinesi e il gruppo indonesiano che finanzia l’ospedale hanno respinto tali affermazioni.

In serata, la Mezzaluna Rossa Palestinese ha affermato che le sue squadre hanno sentito esplosioni e "intensi colpi di arma da fuoco" nell’area dell’ospedale di Al Ahli, a Gaza City: "Ci sono diverse vittime nel cortile dell'ospedale a circa 30 metri dalle nostre squadre, ma non siamo in grado di raggiungerle", ha detto la PRCS.


Dopo le 20 ora locale, il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha detto di essere fiducioso nella capacità dei palestinesi di sopravvivere all'offensiva israeliana su Gaza e di uscire vittoriosi dalla guerra – "senza il minimo dubbio".

"Se il nemico vuole che la battaglia sia lunga, la nostra resistenza sarà ancora più lunga", ha detto. Il capo di Hamas ha aggiunto che dopo settimane di guerra e nonostante i "barbari" attacchi israeliani contro i civili, il popolo palestinese ha sventato i piani di Israele. "Questi piani sono caduti e il nemico non è stato in grado di raggiungere nessuno dei suoi obiettivi o di restituire i suoi prigionieri se non al prezzo deciso dalla resistenza", ha dichiarato, riferendosi a un possibile scambio di prigionieri.

Haniyeh, senza elencarli, ha ringraziato gli alleati regionali per il loro sostegno. Il gruppo libanese Hezbollah, sostenuto dall’Iran, ha lanciato attacchi quasi quotidiani contro le truppe israeliane al confine tra Israele e Libano per sostenere i palestinesi a Gaza.

"Rendo omaggio ai fronti della resistenza che hanno contribuito a questa battaglia attraverso l'equilibrio strategico", ha detto Haniyeh.


Più o meno contemporaneamente, Israele ha fatto sapere di aver recuperato il corpo di un prigioniero a Gaza City. I militari hanno detto che si tratta di Yehudit Weiss, ritrovato nei pressi dell'ospedale al-Shifa. Un portavoce ha detto che Weiss era stato preso prigioniero dal Kibbutz Be'eri durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. L'esercito non ha rilasciato alcun commento sulle cause della morte di Weiss, che aveva circa 60 anni.


Il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi, che oggi ha registrato il ferimento di una equipe medica di Amman che stava operando in un ospedale da campo di Gaza, ha affermato che gli attacchi israeliani a Gaza equivalgono a "crimini di guerra" che non possono essere giustificati come atti di "autodifesa". "Israele si sta comportando in modo vendicativo, senza riguardo per le leggi internazionali", ha detto Safadi ad Al Jazeera.

Per Safadi, "Israele sta spingendo l’intera regione verso l’inferno. Questa guerra non può continuare. Se un paese realizzasse anche solo una minima parte di ciò che ha fatto Israele, vedremmo imporre sanzioni da parte del mondo intero.
Stiamo continuando nei nostri sforzi [diplomatici] con altri paesi, e abbiamo detto loro che non riuscire a prendere una posizione chiara condannando Israele e costringendolo a fermare questa barbarie contro palestinesi innocenti… mette in discussione il ruolo del diritto internazionale. Israele sta dimostrando di essere al di sopra del diritto internazionale. Si è parlato di un accordo sulla condivisione di energia e acqua che sarebbe dovuto essere finalizzato il mese prossimo, ma non firmeremo alcun accordo [con Israele]".

E queste sono le dichiarazioni del commissario generale dell'Agenzia delle Nazionali Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, Phlippe Lazzarini, rilasciate a Ginevra in una conferenza stampa il 16 novembre.

E il genocidio continua...



Crediti immagine:  Agenzia stampa Ma'an