"Di fronte a un posto di blocco forzato, i Carabinieri hanno fatto il loro dovere in una situazione ad alto rischio. C'è un'indagine, spero ci sarà anche giustizia. Lasciatemi dire che provo sdegno verso chi dalla mattina alla sera, su giornali e social, getta fango sulle nostre Forze dell'Ordine".
Questo è quanto ha dichiarato il senatore e ministro Matteo Salvini in relazione al video che mostra "come" i carabinieri hanno inseguito e ucciso il 19enne Ramy Elgaml che, come passeggero, era a bordo di uno scooter guidato da un suo amico, il 22enne Fares Bouzidi, che non aveva risposto all'alt di un posto di blocco.
Nelle immagini riprese da un'auto dei carabinieri, agli atti degli inquirenti e trasmesse per primo dal Tg3, si vede un primo impatto tra la gazzella dei militari e lo scooter sul quale ci sono due persone: Ramy e il conducente Fares Bouzidi, 22enne tunisino.
Dopo questo primo impatto, lo scooter non cade. Nel video si sentono, in successione, diverse frasi choc dei carabinieri. Una prima ("vaff... non è caduto"), pronunciata dopo lo speronamento. Una seconda frase simile, nel corso dell'inseguimento: "Chiudilo, chiudilo... no, mer... non è caduto". Infine la terza frase, alla fine della corsa tra le strade del centro di Milano, con un "bene" che commenta la caduta dello scooter finito sotto la macchina dei carabinieri che ad un incrocio lo hanno mandato fuori strada. Da aggiungere che durante l'inseguimento i carabinieri di una pattuglia si accorgono che uno degli inseguiti ha perso il casco.
Ma non è finita qui.
Le immagini del video mostrano anche un testimone che con uno smartphone sta riprendendo la scena. Subito dopo viene avvicinato da due carabinieri. È la stessa persona che aveva dichiarato che i militari gli avevano imposto di cancellare quello che lui aveva registrato pochi istanti prima.
Ora, dopo tutto questo, come diavolo un ministro può permettersi di dire che i carabinieri hanno fatto il loro dovere? In base a cosa può permettersi di fare tale affermazione? Conosce le regole che le forze dell'ordine devono seguire in una situazione simile? Se sì, perché non le ha citate in modo da rendere plausibile quanto da lui sostenuto? I carabinieri hanno sbagliato o non hanno sbagliato? Hanno commesso un crimine o hanno fatto il loro dovere? Non lo dobbiamo decidere noi e, soprattutto, non lo deve decidere un ministro!
Che cosa doveva dire Salvini? Semplicemente quello che ha detto Yehia Elgaml, il padre del ragazzo ucciso:
"Con il video è arrivata una verità... di questo sono contento.- Ho fiducia nei giudici e nella giustizia italiana: io, la mia famiglia e tutta la comunità egiziana. Fiducia al 100%. ... No, non ho paura che tutto venga insabbiato, credo che uscirà tutta la verità, chiedo giustizia per mio figlio. Appena ho visto le nuove immagini sono stato contento perché è arrivata la verità per Ramy. Ma negli ultimi 30 secondi del video mi sono arrabbiato più del giorno dell'incidente, perché ho visto Ramy morire davanti ai miei occhi".
Questo a dimostrazione che Matteo Salvini si deve vergognare come ministro, come senatore, come segretario di partito... ma soprattutto come persona.
A sottolineare le inadeguatezze di Salvini (e della marea dei post-fascisti che ristagna in Italia) è intervenuto oggi alla radio della Confindustria Franco Gabrielli, ex capo della Polizia ed oggi consulente per la sicurezza del sindaco di Milano:
"Se il tema è fermare una persona che sta scappando" ha affermato, "non posso metterla in una condizione di pericolo. È ovvio che quella non è la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento perché c'è pur sempre una targa, un veicolo. Esiste un principio fondamentale ed è quello della proporzionalità delle azioni che devono essere messe in campo per ottenere un determinato risultato. Io posso addirittura utilizzare un'arma se è in pericolo una vita, ma se il tema è fermare una persona che sta scappando, non posso metterla in una condizione di pericolo. Questo è un elementare principio di civiltà giuridica".