"Il consiglio federale della Lega ha ascoltato la relazione del segretario Matteo Salvini e gli ha confermato pieno mandato per proseguire i lavori con gli alleati per dare all'Italia un governo politico e all'altezza delle aspettative".
Questa la nota pubblicata dalla Lega alla fine del nuovo Consiglio federale che stavolta si è tenuto a Roma nel pomeriggio per definire, tra l'altro, quali siano i ministeri a cui il Carroccio punterebbe nel prossimo governo: Interno, Infrastrutture, Agricoltura, Giustizia e Affari regionali sarebbero quelli individuati dal Carroccio.
Nomi da associare a tali caselle non sono trapelati ma, almeno per quanto riguarda la pretesa di Salvini di riprendersi il Viminale, le sue speranze non sembrano affatto tramontate, considerando quanto dichiarato da Giancarlo Giorgetti ad alcuni giornalisti al termine del Consiglio federale:
"Salvini unico candidato della Lega al Viminale? Mi sembra un candidato naturale".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera nella scorsa legislatura:
"Riteniamo Matteo Salvini la figura più idonea a ricoprire l'incarico al Viminale".
Da parte sua Salvini ha ricordato che la Lega ha donne e uomini di valore che possono ricoprire incarichi di grande responsabilità, aggiungendo poi di avere idee chiare sul da farsi e sulla squadra da portare a Palazzo Chigi.
Oltre al messaggio recapitato alla Meloni, la Lega ha inviato anche un messaggio a Confindustria che ieri, tramite il suo presidente Bonomi, aveva definito al momento attuale irrealizzabili flat tax e quota 41, due cavalli di battaglia della Lega.
Avanti tutta sull'estensione della flat tax fino a 100mila euro di fatturato e superamento della legge Fornero grazie a Quota 41, la risposta dal Consiglio federale, per dare opportunità ai giovani. Tra le altre priorità la revisione del reddito di cittadinanza, il taglio della burocrazia e lo sblocco dei cantieri... tutto questo dopo aver risolto il problema del caro-energia, anche se non è ben chiaro come.