Sabato, gli israeliani sono di nuovo scesi in strada per manifestare contro la riforma della Giustizia voluta dal governo di estrema destra guidato da Netanyahu. Ormai siamo giunti alla decima settimana di manifestazioni.

E più che la riforma prosegue il suo cammino alla Knesset, più aumenta la protesta nel Paese, con cittadini e opposizioni che definiscono le nuove norme anti-democratiche.

Come in tutti i Paesi, anche in Israele i numeri di una manifestazione sono sempre ballerini, in base ai punti di vista di chi è a favore o contro di ciò per cui si manifesta. Così, sabato per gli organizzatori sarebbero stati 500mila gli israeliani scesi in piazza a protestare, mentre altri parlano di 300mila in tutto il Paese. Comunque sia erano in molti, principalmente a Tel Aviv, dove la protesta si è concentrata fin dall'inizio.

Per gli organizzatori erano circa 240mila le persone radunate a Tel Aviv, con circa 250.000 in più in circa 100 altre località in tutto il paese, comprese le circa 20.000 davanti alla residenza del presidente a Gerusalemme.

E per il prossimo giovedì, se la legge di riforma della Giustizia non sarà ritirata, i manifestanti scenderanno di nuovo in strada.


Intanto, continua la repressione dell'IDF nei Territori Occupati. Questo è il resoconto dell'agenzia di stampa dell'Autorità Palestinese su quanto accaduto questa mattina nei pressi di Nablus:

"Tre palestinesi sono stati uccisi  dalle forze di occupazione israeliane vicino al checkpoint militare israeliano di Sarra, a sud-ovest di Nablus nella Cisgiordania occupata, secondo quanto riporta il Ministero della Sanità, che ha affermato di essere stato informato dal collegamento militare palestinese che l'esercito di occupazione israeliano ha sparato contro quattro palestinesi mentre si trovavano all'interno del loro veicolo al posto di blocco, uccidendoli con un assassinio mirato.I tre martiri sono stati identificati come Jihad Mohammad Shami, 24 anni, Udai Othman Shami, 22 anni, e Mohammad Ra'ed Dabek, 18 anni, e sono tutti residenti a Nablus.Durante la brutale sparatoria israeliana, tre lavoratori palestinesi in un veicolo che passava davanti al checkpoint hanno riportato ferite a causa delle schegge dei proiettili sparati dagli israeliani.Testimoni residenti nel villaggio adiacente al posto di blocco hanno detto ai giornalisti che poco dopo la tragica sparatoria, i soldati dell'esercito di occupazione israeliano hanno fatto irruzione nei negozi e cancellato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza per tenere nascosto il loro crimine.L'ultimo crimine israeliano porta a 84 il numero di palestinesi uccisi dalle forze di occupazione dall'inizio dell'anno, tra cui 15 bambini e una donna anziana".