Venerdì si è tenuta la direzione nazionale del PD, dove Letta ha annunciato per il 12 marzo la data delle primarie, mentre a gennaio sarà reso noto il nuovo manifesto dei valori e dei principi. 

Per arginare lo strapotere delle correnti Letta ha detto che sarà possibile tesserarsi al partito e quindi partecipare al congresso fino all’ultimo momento prima del voto ai candidati alla segreteria. In questo modo sarà limitato il potere delle varie anime del partito  che hanno da sempre utilizzato il tesseramento per aumentare la la loro influenza sulla dinamica congressuale e ricavarsi una quota di influenza.

"Vorrei che attraverso tutta questa attività - ha detto letta - si affrontino i nodi, anche dividendoci tra di noi. È importante sapere che questa discussione sarà prodromica di una presentazione di proposte. L'obiettivo è un nuovo Pd che non può che avvenire attraverso facce nuove che ci mettono la passione". 

Letta non è si è dimenticato di parlare del ruolo delle opposizioni, o meglio di come qualcuno lo stia interpretando:

"Una parte dell’opposizione (Matteo Renzi e Italia Viva) ha già appeso le tende dalla parte della maggioranza. È un'opposizione che di opposizione non ha nulla. Perché chi interviene sulla fiducia e passa tre quarti del suo tempo a parlare male dell'opposizione è una stampella della maggioranza".

E sul governo?

"Ha le priorità sballate... Con la recessione che ci aspetta, i problemi degli italiani sono altri. Fa sorridere che Giorgia Meloni si definisca atlantista e europeista. Ha un'idea di Europa che non prevede il voto a maggioranza su temi importanti come l'immigrazione e l'energia. Il suo governo fa retromarcia su tutte le misure legate al Covid. Le scelte fatte ieri dal Governo sono profondamente sbagliate. Il chiaro segno è di disattendere la filosofia delle scelte che hanno portato il nostro Paese ad affrontare la pandemia. Il messaggio del Governo è liberi tutti. È sbagliato nei toni e nei tempi. Ed è irrispettoso nei confronti dei protagonisti della lotta al Covid. Dà un’indicazione di marcia che noi rifiutiamo".

Negativo anche il giudizio sul togliere limiti al contante fino a 10mila euro.


Nel giorno del centenario della marcia su Roma, 28 ottobre 1922, Enrico Letta ha reso omaggio alla lapide commemorativa di Giacomo Matteotti, presente nel luogo dove avvenne il suo rapimento:

"Il nostro modo di ricordare il giorno più buio".