Dopo aver raso al suolo il nord della Striscia di Gaza, bombardandone scuole, rifugi e ospedali perché avrebbero fatto da scudo ai vertici militari di Hamas, adesso l'esercito israeliano ha detto che quest'ultimi si nascondono nella parte meridionale della Striscia, dove l'IDF aveva ordinato alla popolazione di Gaza di trasferirsi. Naturalmente anche il sud della Striscia, nel frattempo, è stato bombardato, così come anche il centro.
In queste ore, sempre l'IDF, ha dichiarato che i vertici di Hamas che prima si nascondevano a nord, adesso si nascondono a sud, e per tale motivo stanno concentrando i bombardamenti e gli attacchi di terra nella più grande città di quell'area, Khan Younis, dove si sono rifugiate gran parte delle persone costrette (da Israele e dai suoi bombardamenti) a fuggire dal nord.
Negli ultimi giorni, i rifugiati a Khan Younis e dintorni sono stati invitati sempre da Israele quando a spostarsi a est, quando a spostarsi a ovest... per la loro sicurezza!
Adesso, l'ultimo ordine che hanno ricevuto è quello di spostarsi ulteriormente a sud, nella città di Rafah, a ridosso dell'ononimo valico oltre il quale vi è il confine con l'Egitto. Quale potrà essere l'area (non quella della sola città) relativa all'ultima porzione di territorio della Striscia dove sorge Rafah? Probabilmente intorno ai 25-30 Km². Secondo il democratico e umanitario esercito israeliano, in quell'area, dove sono già presenti e sfollate centinaia di migliaia di persone, dovrebbero arrivarne altrettante... tanto da poter superare il milione. Quale potrebbe diventare, in tal caso, la densità abitativa dell'utimo pezzo di terra della Striscia ? Di circa 40mila persone per Km². Possibile? Per Israele evidentemente è possibile, visto che i vertici di quel governo definiscono i palestinesi "animali umani".
Ma in fondo, perché stupirsi se gli autori di un genocidio finiscono per dare anche tali indicazioni? In base a quanto accade a Gaza da due mesi, con la complicità di Stati uniti ed Europa, Israele non sta combattendo contro Hamas, ma sta massacrando civili palestinesi - uomini, donne e soprattutto bambini - perché gli Stati confinanti non si decidano ad accogliere i superstiti. Non è che sia necessario essere esperti di politica internazionale per capire una banalità simile. Infatti, una volta che nella Striscia tutto sarà raso al suolo, quale autorità palestinese (in sostituzione di Hamas) potrebbe amministrare quel territorio che, già adesso, è per metà costituito da macerie? Come potrebbe viverci la popolazione, già adesso privata di beni primari per la sua sopravvivenza, senza fognature, senza tubature per l'acqua, senza una rete elettrica, ecc.?
Già adesso, come quelli del nord in precedenza, gli ospedali del sud, principalmente a Khan Younis, sono al collasso, con gli attacchi israeliani che anche quest'oggi hanno causato decine di vittime... nel nord, nel centro e nel sud della Striscia.
Per l' International Rescue Committee (IRC), organizzazione non governativa globale per gli aiuti umanitari, dopo la ripresa delle ostilità non vi è alcun luogo sicuro nella Striscia di Gaza, sia per i civili che per le organizzazioni umanitarie a loro supporto, come ha dichiarato il suo vicepresidente, Bob Kitchen:
"Anche a Rafah e Khan Younis, dove le persone sono state incoraggiate a fuggire, i bombardamenti quotidiani continuano a uccidere civili e a danneggiare le infrastrutture. Coloro che sono già sfollati devono far fronte alla carenza di cibo e acqua e allo scoppio di malattie. L'UNRWA ha già confermato un'epidemia di epatite A in una delle sue strutture. La necessità di un cessate il fuoco diventa più urgente ogni ora che passa, con più di due milioni di palestinesi che si trovano ad affrontare una catastrofe umanitaria".
Naturalmente, anche queste, sono parole al vento.
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