Roma - "La meta da raggiungere rimane sempre la stessa, ovvero che i genitori italiani che scelgono una scuola pubblica paritaria non debbano pagare la retta, avendo già pagato le tasse. Questo rimane l’obiettivo: la garanzia di un principio a tutela dei genitori e dei cittadini. La scuola paritaria non chiede denaro, non combatte per difendere un privilegio: la scuola paritaria chiede che sia tutelato il diritto alla libertà educativa dei genitori, dalla quale discendono il pluralismo educativo, la libertà di insegnamento, la libertà di apprendimento. Un diritto dal quale derivano tre libertà. Già questo fa capire l’urgenza di una situazione che va sanata". Lo ha affermato all'Adnkronos Suor Anna Monia Alfieri, Cavaliere al Merito della Repubblica ed esperta di politiche scolastiche.
"Va riconosciuto che per volontà del Ministro Valditara si è costituito un Tavolo tecnico sulle paritarie che sta lavorando per individuare lo strumento tecnico-giuridico e le modalità più adatte attraverso le quali provvedere al rimborso del costo medio per alunno, si è altresì formato un Tavolo permanente presso la Cei al fine di dare corso alla definizione dell’Intesa, prevista dalla normativa vigente, per attivare le procedure di reclutamento degli insegnanti di religione cattolica. - ha spiegato Suor Anna Monia Alfieri - I docenti non abilitati in servizio da anni presso le scuole paritarie hanno ora la possibilità di conseguire l’abilitazione, misura essenziale per garantire il fondamentale principio della continuità didattica; ancora sono stati indetti concorsi per i docenti di Religione cattolica. Sul fronte dei contributi si è ottenuta sia la stabilizzazione dei contributi sui disabili che da euro 1700 sono passati a circa 7000 sia la semplificazione delle procedure per lo stanziamento dei contributi per le scuole paritarie con l’importante risultato che tali contributi arrivano entro i mesi di giugno e di luglio, tempistica certa e assai più favorevole rispetto al passato. Ancora, alle scuole paritarie è stata data la possibilità di accedere ai finanziamenti del Pnrr e ai Pon, una grande opportunità e una misura determinante per migliorare la qualità dell’offerta formativa".
"In virtù di questi oggettivi passi in avanti, occorre sempre prendere le distanze da letture parziali che hanno il solo scopo di creare allarmismo e creare confusione. Quello che va detto a chiare lettere - ha concluso Suor Anna Monia Alfieri - è che la situazione attuale della scuola italiana e della scuola paritaria in particolare è il frutto di politiche durate per decenni, politiche che hanno considerato la scuola il bacino elettorale e di tesseramento sindacale. Questa è la verità. Cosa può fare il governo se non introdurre politiche che salvino la percentuale di pluralismo educativo e che diano la possibilità di rifondarlo?"