"Come era stato reso noto da fonti investigative, si tratta di 24 profili, per lo più di ignoti, che ora dovranno essere identificati dagli investigatori in quanto negli ultimi mesi sui social o con delle email hanno inviato messaggi di "odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte". Tra i nomi che figurano nella denuncia c’è anche quello del 39enne di Frascati Gabriele Rubini, meglio conosciuto come chef Rubio. L’ex rugbysta ha ottenuto notorietà presso il grande pubblico grazie alla sua attività televisiva, conducendo programmi culinari come "Unti e bisunti" e “Camionisti in trattoria”, usando appunto il nome d’arte di chef Rubio".

Così il Giornale, foglio di propaganda dei partiti politici dell'attuale coalizione di  destra-centro, riporta la notizia già anticipata ieri dalla stessa Liliana Segre che, intervistata alla prima della Scala, aveva detto di aver dato incarico alla magistratura di indagare sule minacce ricevute on line tramite messaggi di "odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte". 

Secondo quanto riportato oggi dall'Ansa, la senatrice a vita, con l'ausilio dell'avvocato Vincenzo Saponara, ha presentato delle denunce di querela, ben 24, alla Sezione Indagini Telematiche del Reparto Operativo del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Milano.

Le denunce riguardano per lo più ignoti, ma tra queste vi è anche quella nei confronti di "chef Rubio" che, nel frattempo, ha fatto sapere di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione al riguardo.

Lo stesso "chef" ha poi ricordato ciò che ha chiesto pubblicamente a Liliana Segre, in un tweet, lo scorso 21 aprile:

"Palestinesi? “Non mi occupo di politica”. Cit. Liliana Segre. Vedo che però te ne occupi quando si tratta degli ucraini. Lasciami dire che il tuo silenzio sistematico nei confronti della pulizia etnica che il popolo palestinese sta subendo da 74 anni è disgustoso.#DoubleStandards 

E un tweet del genere sarebbe meritevole di denuncia perché istigherebbe all'antisemitismo e all'odio razziale? Ma dico, scherziamo?

Liliana Segre è stata nominata senatrice a vita perché, da sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, ha speso gran parte del suo tempo nell'attività meritoria di ricordare, agli studenti, che cosa siano stati il nazismo, il fascismo e le leggi razziali, di cui lei stessa è stata vittima.

Nelle molteplici, innumerevoli, infinite comparsate tv di cui Liliana Segre è stata protagonista, non c'è stata mai una volta che un giornalista, o chi per lui, abbia avuto il coraggio di chiederle come giudicasse l'apartheid messo in atto dallo Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese.

Una domanda di attualità del tutto logica e dovuta ad una ebrea che ha speso la vita nel denunciare le leggi razziali e le sue atroci conseguenze che hanno addirittura portato i nazisti a progettare la soluzione finale, lo sterminio delle persone di religione ebraica.

Dato che l'apartheid, né più né meno, è il nome che oggi si dà alle leggi razziali, un parere della Segre in merito - considerando che a praticarlo è Isrele, Stato che autonomamente si definisce ebraico, e che lei è ebrea - non è un'assurdità e neppure un'offesa chiederglielo. 

E che Israele pratichi l'apartheid lo hanno "DIMOSTRATO" tre diverse organizzazioni (Ufficio economico dell'Onu per il nord Africa e il Medio Oriente, Human Rigths Watch e Amnesty International) in tre diversi rapporti - i cui contenuti non sono mai stati smentiti - in cui vengono prese in esame le norme (a livello statale e municipale) e la loro applicazione messe in atto da Israele, raffrontandole con ciò che il diritto internazionale (trattati di Roma) riconosce come violazione dei diritti Umani e come apartheid. 

E Liliana Segre, invece di esprimersi a chi le chiede un parere su quanto fa Israele, in Cisgordania, a Gerusalemme Est e a Gaza, che cosa fa? Denuncia, pretendendo di spacciare come antisemitismo una domanda più che legittima... su cui lei stessa avrebbe dovuto esprimersi GIÀ DA TEMPO. Invece...

E già che ci siamo, ricordiamo alla distrattissima senatrice Segre che oggi, nelle prime ore del mattino di giovedì 8 dicembre, le forze di occupazione israeliane hanno sparato e ucciso tre palestinesi (nella foto in alto) durante un assalto al campo profughi di Jenin, portando a 164 il totale di palestinesi uccisi finora nel 2022 nella sola Cisgiordania.

Testimoni hanno dichiarato che un numero nutrito di militari israeliani ha fatto irruzione a Jenin  e nel vicino campo profughi, provocando scontri con i residenti palestinesi, durante i quali tre sono stati uccisi a bruciapelo.

Durante il raid, le forze di occupazione israeliane hanno anche attaccato a colpi di arma da fuoco un'ambulanza, ma il personale medico è fortunosamente sopravvissuto. 

A seguito di quanto accaduto, sono scoppiati aspri scontri tra le forze di occupazione israeliane e la gioventù locale, durante i quali le forze hanno sparato proiettili veri ferendo 10 palestinesi. 

Gli ultimi dati portano a 216 il numero di palestinesi uccisi dalle forze di occupazione israeliane dall'inizio dell'anno nei Territori occupati Palestinesi.

Per Liliania Segre, evidentemente, ciò non costituisce un problema e chiederle un'opinione al riguardo, invece, sarebbe una minaccia aggravata dall'antisemitismo.