Renzi è diventato segretario del PD pubblicizzando la sua candidatura da sindaco di Firenze. Adesso si è trovato uno sfidante alla guida del partito che, come trampolino di lancio, utilizzerà la carica di presidente della regione Toscana. Ormai è ufficiale, perché è stata confermata dallo stesso Enrico Rossi la sfida a Matteo Renzi alla carica di segretario del Partito Democratico.

Il percorso politico di Rossi è iniziato fin dai tempi del liceo, quando come tesserato della FGCI organizzava a Pontedera assemblee e cortei, come si usava negli anni 70.
Adesso non è più il comunista di una volta. Trascorrono gli anni e le posizioni, anche quelle politiche, si ammorbidiscono, ma evidentemente non fino al punto da riconoscersi nel partito così come lo ha disegnato quello che adesso è diventato non solo il suo segretario, ma anche il suo  avversario.

Secondo Enrico Rossi «c'è bisogno di ricostruire un orizzonte di valori» con un «PD che deve essere un partito che deve avere un profilo di sinistra, non solo quella social comunista ma anche quella del mondo cattolico». La sfida di Rossi sarà quella di rialzare quel profilo di valori e sui contenuti sfidare Matteo Renzi.

Un "fiorentino" di Rignano ed un "pisano" di Bientina si sfideranno a singolar tenzone e comunque andrà a finire sarà sempre un PD toscano, ma con la possibilità pure che diventi di nuovo un partito di sinistra.

L'annuncio di Rossi verrà fatto in serata a Pontedera in occasione di una cena allo Sporting club Gronchi. In seguito, avrà inizio la raccolta delle firme necessarie per formalizzare la candidatura.

Per Renzi sarà sicuramente una "grana politica" da non sottovalutare, perché Rossi rappresenterà l'anima del PD ereditata da coloro che direttamente o indirettamente erano legati al PCI e in questi anni avevano costituito lo zoccolo duro del partito.

E questa notizia avrà anche un effetto sui costituendi partiti o movimenti che si stavano organizzando per dar voce alle richieste di sinistra che ormai il PD di Renzi non riusciva più a rappresentare. Probabilmente la mossa di Enrico Rossi rivitalizzerà nel PD gli iscritti e i simpatizzanti che pensavano di essere in un partito di sinistra e si sono ritrovati, da un giorno all'altro, ad essere democristiani!