È possibile sbagliare? Assolutamente, sì. È addirittura normale sbagliare soprattutto quando ci troviamo di fronte a situazioni nuove, imprevedibili e impreviste. Se una persona può sbagliare, anche un politico, persino investito di un incarico pubblico - in quanto persona - può anch'esso sbagliare. Quindi, partendo da tale presupposto, non è corretto gettare la croce addosso a qualcuno, specialmente in una situazione come quella attuale, con una pandemia in corso che nessuno ha previsto o poteva prevedere.

Eppure, nonostante ciò, c'è il segretario di un partito della coalazione di centrodestra, Matteo Salvini della Lega, che giornalmente, utilizzando qualsiasi mezzo di comunicazione, non manca di definire un politico o un ministro o un partito che appartenga allo schieramento avversario in questi termini: incompetente, vergognoso, tragico, imbarazzante, incapace, assurdo... 

In questo modo, Salvini cerca di dimostrare che i suoi avversari non sono in grado di amministrare la "cosa pubblica" a qualsiasi livello, senza neppure ipotizzare che questo possa essere dovuto ad una situazione di emergenza mai registratasi in precedenza.

Per Salvini, inoltre, le amministrazioni locali guidate dalla Lega o da una coalizione di centrodestra, cui la Lega appartiene, sarebbero quanto di meglio i cittadini di un comune o di una regione possano sperare come esempio di buona amministrazione, a partire dalla Lombadia.

Ma è proprio così? 

Da mesi, medici e non si sono raccomandati che per, evitare caos negli ospedali durante il periodo invernale, le persone si vaccinassero contro il virus dell'influenza. Una precauzione anti-Covid su cui tutti si sono trovati d'accordo.

Così, il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana (Lega), lo scorso 8 ottobre, in proposito, dichiarava: 

"In Lombardia siamo pronti. Il 19 ottobre parte la campagna per i vaccini gratuiti alle categorie più fragili".


Di rimando, Giulio Gallera (Forza Italia), assessore al Welfare di Regione Lombardia, confermava:

"Promessa mantenuta. Sono state già distribuite alla rete delle farmacie 247 mila dosi di vaccini, 14.005 contro lo pneumococco e le altre di antinfluenzale che i Medici di base stanno iniziando a ritirare e somministrare ai propri assistiti. Le consegne proseguono nei prossimi giorni. Solo ad ottobre arriveranno 792 mila dosi di antinfluenzale: di queste 62.800 saranno destinate alle RSA e tutte le altre agli MMG, ai quali arriveranno anche 140 mila di vaccino anti-pneumococco. A novembre invece saranno distribuite altre 2 milioni e 92 mila dosi di antinfluenzale, compreso 500 mila dosi di vaccino spray per i bambini, e 50 mila dosi di anti-pneumococco per i pazienti delle RSA".

Il 20 ottobre la regione Lombardia informava i suoi residenti della disponibilità del vaccino antinfluenzale in questo modo:

"È partita la campagna vaccini antinfluenzali. È gratuito per chi ha più di 60 anni, le donne in gravidanza, i bambini fino a 6 anni, gli operatori sanitari e le persone con specifiche patologie. Rivolgiti al tuo medico curante per avere informazioni e richiedere il vaccino".

Però, quei lombardi che si sono rivolti ai propri medici curanti, nonostante rientrassero nei parametri per essere vaccinati gratuitamente, si sono sentiti rispondere che il vaccino non era disponibile. Anche quando sono andati in farmacia, quasi sempre, si sono sentiti rispondere che il vaccino non era disponibile, perché finito o mai arrivato.

Di tutto questo ne ha parlato La7, in un servizio nella trasmissione Piazzapulita:

"Siamo quasi a dicembre e in Lombardia mancano ancora i vaccini antinfluenzali per le categorie over 65 e a rischio, che dovrebbero riceverlo gratuitamente. L'inchiesta di Alessio Lasta mette in luce ritardi e paradossi nell'acquisto dei vaccini e nella gestione del piano antinfluenzale".

Nel frattempo, i residenti in Lombardia che volessero vaccinarsi potranno sempre rivolgersi alla sanità privata, a partire dal mitico San Raffaele, che a 65 euro una dose di vaccino antinfluenzale è in grado di somministrarla. Ci sarebbe da aggiungere che il costo dei futuri vaccini anti-Covid sembra aggirarsi intorno ai 40 euro, ma non è il caso di infierire.

E Salvini tutto questo come lo ha commentato? Non ha detto nulla, neppure un misero pazzesco in corpo 5, anche senza grassetto!