Giovedì sera al PalaDozza di Bologna l'evento "Bologna-BASTA PD!", la solita commedia messa in scena da Salvini, stavolta per "liberare" (dice lui) l'Emilia Romagna dalla morsa del Partito Democratico, con l'elezione alle prossime regionali della candidata della Lega Lucia Borgonzoni.
Rispondere alla provocazioni di Salvini da parte di chi pensa ancora che democrazia e costituzione in questo Paese contino ancora qualcosa è meritorio... farlo in piazza è permesso e, viste le circostanze, persino dovuto: "Libero fischio in libera piazza", come ebbe a dire Sandro Pertini.
Ma per compattare coloro che ritengono Salvini un personaggio capace di tutto, ma non certo di fare della buona politica, può bastare l'anti-salvinismo, alla maniera dell'anti-berlusconismo di alcuni anni fa?
Fino ad un certo punto.
L'opposizione a Salvini, quella vera - specialmente se si ha la possibilità di governare - si fa proponendo e approvando in Parlamento ciò che si ritiene giusto, il che equivale all'esatto contrario di ciò che Salvini predica.
Pertanto, sarebbe sufficiente cancellare i decreti sicurezza, non rinnovare il memorandum Italia/Libia, approvare lo Ius culturae per dare a migliaia di giovani che vivono in Italia la cittadinanza italiana, cancellare la Bossi/Fini, sanare le posizioni di decine di migliaia di migranti che a causa di quella legge vivono in un limbo che non porta certo benessere a loro e sviluppo al Paese...
E questo solo per fare alcuni esempi. Quindi, per essere realmente contro Salvini e le sue politiche neofasciste basate sulla contrapposizione e l'odio, basta poco... è sufficiente proporre un'alternativa allo sfascio e alle disuguaglianze che nutrono il suo consenso elettorale.
Se in Parlamento inizieranno a capirlo, non sarà mai troppo tardi.