Monica Calamai, direttrice generale dell'Usl di Ferrara, responsabile scientifica e coordinatrice della community “Donne Protagoniste in sanità”, in occasione della 9ª edizione del Forum Sistema Salute che si è tenuta alla Leopolda di Firenze:

"La pandemia ha creato un divario sempre più evidente tra popolazioni e territori, un sistema che ha visto aumentare diseguaglianze e iniquità. A questo si aggiunge la galoppante crisi demografica che connota l'Italia e l'Europa provocando una crisi economica, in varie regioni italiane il numero di pensionati è superiore a quello dei lavoratori, abbiamo una popolazione anziana con un numero crescente di over 65 e over 75. Un quadro che comporta un aumento delle cronicità da gestire, ma anche una forte crisi della programmazione sanitaria.Il futuro è legato alla transizione digitale, all'intelligenza artificiale, strumenti straordinari che cambiano completamente il paradigma organizzativo della sanità e di tutta la società.I punti che ci poniamo sono anche quelli della sostenibilità finanziaria, delle disparità regionali, della carenza di personale sanitario, della gestione delle emergenze sanitarie quali il Covid e le liste d'attesa, della riorganizzazione e digitalizzazione. In queste priorità si inserisce anche la problematica del gender gap, quinto obiettivo dell'Agenda 2030.Quest'anno la community “Donne Protagoniste in Sanità” ha  incontrato, al Forum Sistema Salute, la politica e i rappresentanti dei cittadini. Fondamentale l'incontro con la politica che legifera e con i rappresentanti dei cittadini nel concetto di 'One Health', nell'andare a costruire un percorso diverso di quello che è il nostro sistema sanitario".Abbiamo parlato di uguaglianza, equità, sostenibilità economica, sociale e ambientale, di innovazione in tutte le sue sfaccettature, perché da una parte abbiamo una tecnologia spinta nel mondo del digitale e dell'intelligenza artificiale e dall'altra la centralità dell'uomo da prendere in cura.Questo stravolge anche il concetto dei Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali a cui si aggiungono i termini digitale e sociale, oltre alla relazione con il cittadino in tutto il suo percorso come tempo di cura. Un approccio proattivo e centrato sull'essere umano.Una partecipazione attiva del cittadino nei percorsi di cura, anche attraverso forme associative, ed una partecipazione significativa della comunità. Il concetto “One Health” è stato ribadito in modo deciso, chiamando in causa tutti gli attori del sistema.Altri concetti chiave sono quelli del caregiving familiare, della multidisciplinarietà associata alla multidimensionalità, ma anche gentilezza.L'innovazione tecnologica deve essere al servizio del benessere della persona, bisogna bilanciare empatia ed innovazione. Vogliamo costruire una società che pone al centro una sanità centrata sull'essere umano.Temi molti simili a quelli già contenuti nella Carta dei valori della community delle “Donne Protagoniste in sanità”, valori che ritroviamo nell'Agenda 2030".