"Non possiamo certo dirci contenti di un quarto e di un sesto posto, specie considerando che con Charles partivamo dalla pole position. Per quanto riguarda Carlos, la gestione della gara è andata piuttosto bene, mentre il problema principale oggi ha riguardato Charles, la cui gara è stata compromessa da una strategia che avevamo deciso prima del via e non ha funzionato. I nostri dati dicevano che la differenza tra la strategia a una e due soste non sarebbe stata particolarmente ampia, mentre la realtà si è dimostrata molto diversa. Per come si sono messe le cose abbiamo ovviamente dovuto invertire le posizioni per cercare di massimizzare il risultato e Charles ha fatto il massimo riuscendo a restare davanti a Russell".

Questo è il commento con cui il team principal di Ferrari, Frederic Vasseur aveva riassunto il risultato della scuderia nel GP degli Stati Uniti che si è disputato sul COTA di Austin.

Successivamente, però, l'ordine di arrivo del diciottesimo e quintultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, è stato stravolto. Naturalmente, il vincitore della gara non è cambiato, è rimasto sempre l'ormai tre volte campione del mondo Max Verstappen (Red Bull), giunto alla vittoria numero 50 in carriera, ma a seguire non troviamo più Lewis Hamilton (Mercedes) che aveva tagliato il traguardo al secondo posto, bensì Lando Norris (McLaren).

Non solo, in sesta posizione non c'è più neppure il nome di Charles Leclerc (Ferrari), sostituito da quello di Pierre Gasly (Alpine). Per la scuderia di Maranello, però, c'è il "premio di consolazione", visto che Sainz, a fine gara quarto, con il nuovo ordine d'arrivo è stato poi promosso al terzo posto, seguito da Perez (Red Bull) e Russell (Mercedes), che anche loro sono avanzati di un gradino.

Ma, esattamente, cos’è successo per portare a questa doppia squalifica?

A causa di un'eccessiva usura dei pattini situati sulla parte posteriore del fondo delle due monoposto di Hamilton e Leclerc, probabilmente causata dal tracciato statunitense non perfettamente lineare, ha fatto sì che il fondo delle due vetture fosse troppo consumato e, di conseguenza, la distanza da terra non fosse più conforme al "range" di tolleranza definito dalla Fia.

Per la Ferrari, non è comunque una cattiva notizia. Infatti, la scuderia di Maranello recupera così qualche punto alla Mercedes nel mondiale costruttori, con il divario che si riduce ora a 22 punti, quando mancano ancora quattro gran premi alla fine della stagione. 

Questi gli altri piloti che completano la top te: settimo, Lance Stroll (Aston Martin); ottavo Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), nono Alexander Albon (Williams), decimo Logan Sargeant (Williams).

Tra una settimana la Formula 1 sarà di nuovo in pista per il Gran Premio di Città del Messico che si correrà sull'Autodromo Hermanos Rodríguez.



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