Chi è che per il Governo italiano rilascia una dichiarazione sul golpe in atto in Venezuela? Ovviamente la persona che ne ha meno titolo, cioè il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che su Facebook ha scritto:

«Per il bene del Venezuela e dei tantissimi italiani che da anni soffrono per colpa di uno degli ultimi regimi comunisti della Terra ci auguriamo una soluzione pacifica e non violenta della crisi che porti a libere elezioni e all’allontanamento del dittatore Maduro, uno che sta affamando, incarcerando e torturando il suo popolo.Sono vicino al popolo venezuelano, all’Assemblea nazionale e al suo presidente Juan Guaido M.»

Il problema, per Salvini, è che il suo auto proclamatosi presidente Guaidó ha di fatto dato il via ad un colpo di Stato, mettendo in pericolo la vita di quello stesso popolo venezuelano di cui dice di voler difendere gli interessi.

Dato che Salvini si dichiara "vicino" all'autore di un colpo di Stato, come fa a pensare che si possa arrivare ad una soluzione pacifica e non violenta della crisi venezuelana, aggravata proprio dai personalismi di Guaidó?

Ed infine, come si concilia un colpo di Stato con il concetto di democrazia organica che porta ordine e disciplina, che pare essere tanto caro al ministro Salvini?