Frenetica in questi ultimi giorni l'attività del governo Meloni che, come una trottola, è costretto a girare l'Italia. Giovedì era a Cutro per tenere un simbolico CdM dove è stato licenziato l'ennesimo e inutile provvedimento anti-migranti. Visti gli impegni, Meloni e ministri, dopo la riunione e la conferenza stampa di rito, non hanno avuto il tempo di rendere omaggio alle salme delle vittime o a parlare con i loro parenti, anche solo per esprimer loro delle banali condoglianze.
C'è da capirli.
Infatti, dopo neppure 24 ore, la maggior parte di loro è stata costretta a recarsi in un locale nei pressi di Milano per celebrare nientepopodimeno che il 50° compleanno del "capitano" Matteo Salvini. Un appuntamento irrinunciabile, ci mancherebbe.
E così, in attesa di partire per la caccia agli scafisti in tutto il globo terracqueo (la data non è però ancora stata comunicata), Giorgia Meloni con il compagno Andrea Giambruno, insieme a Silvio Berlusconi e alla quasi moglie Marta Fascina, si è recata a festeggiare il suo alleato, liquidando senza tanti complimento Netanyahu e la delegazione israeliana con cui in serata aveva avuto un incontro a Palazzo Chigi.
Un centinaio gli invitati, tra cui il presidente della Camera Lorenzo Fontana e i ministri Giancarlo Giorgetti, Giuseppe Valditara e Roberto Calderoli.
Toccante, il momento della serata in cui Salvini e Meloni, stretti l'uno a fianco all'altra, hanno intonato, anzi, stonato la canzone di Marinella, un brano del quasi anarchico Fabrizio De André che narra la storia di una prostituta di origini calabresi uccisa, annegata in un fiume.
Non si può dire che Salvini e Meloni non stiano sul pezzo!
E come non sottolineare, oggi, la felicità del capitano e la sua voglia di condividerla...
Evviva il sovranismo. Evviva il post-fascismo. Bravi gli italiani che li hanno votati e che ci consentono di farci assistere a momenti come questi. Grazie a tutti.