La tre giorni di test a Sepang si conclude con Luca Marini che ottiene il miglior tempo, in una classifica che vede davanti ben nove moto italiane, distanziate tra loro di mezzo secondo. La prima moto non italiana è la Honda RC213V di Marc Marquez,  che ha registrato quasi otto decimi di ritardo.

Marini, che gareggia per il Mooney VR46, ha percorso i circa cinque chilometri e mezzo del circuito malese in 1:57.889, otto centesimi più veloce del campione del mondo in carica, Francesco Bagnaia (Ducati). A un decimo e mezzo, Maverick Vinales (Aprilia). Il primo sulla GP22 dello scorso anno, il secondo sulla nuova GP23, il terzo sulla RS-GP in versione 2023. 

Strade simili ma non identiche per Bagnaia e Bastianini nel box Ducati. Per quanto riguarda l'aerodinamica, il primo ha utilizzato le carene con i diffusori, che sembra preferisca, e non quella "effetto suolo". Il riminese, invece, ha guidato con entrambe le soluzioni. In una intervista, il team manager Davide Tardozzi ha rimandato ai test Portimao la scelta su quale sarà la moto di inizio stagione e ha aggiunto che Bagnaia preferisce la GP23 rispetto alla precedente ma ha un "punto debole", non meglio precisato.

In casa Prima Pramac, Jorge Martin è soddisfatto del motore 2023 e ha terminato i test al quinto posto, mentre Johann Zarco si è concentrato sulla carena "effetto suolo": per lui il 16° tempo. Tra gli altri ducatisti, Marco Bezzecchi (Mooney VR46) lascia la Malesia con l'ottavo tempo dietro a Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing ). 


I piloti del team ufficiale Aprilia, Vinales e Aleix Espargaro si sono concentrati sulla versione 2023 della moto, confermando i progressi rispetto all'anno precedente. Il numero 12 ha completato 56 giri e ottenuto il primo tempo di giornata, prima di venir superato da Marini e Bagnaia. Il numero 41 ha ottenuto il sesto tempo finale con 32 giri percorsi, diventando il sesto pilota più veloce nei test. Nel team satellite RNF, Raul Fernandez ha girato più veloce di un secondo rispetto a quello che aveva fatto nel 2022 sulla KTM, ottenendo l'undicesimo tempo, mentre il suo compagno di squadra Miguel Oliveira è quindicesimo.


Marc Marquez (Honda) ha lavorato con meno moto rispetto ai giorni precedenti, utilizzandone solo due (venerdì aveva iniziato con quattro RC213V). Ha completato 55 giri e ottenuto il decimo tempo finale, con la prima moto non italiana in classifica.

Nel team ufficiale, Joan Mir ha chiuso dodicesimo a poco più di un decimo dal suo compagno di squadra. Alex Rins (LCR Honda Castrol) è diciannovesimo, mentre Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) è due posizioni più indietro.


Il motore utilizzato dalle KTM RC16 nei primi due giorni è stato affidato anche a Pol Espargaro (GASGAS Factory), che ha chiuso al 13° posto. Il suo compagno di squadra Augusto Fernandez, unico rookie del 2023, ha completato il suo sesto giorno a Sepang acquisendo esperienza. e provando uno dei nuovi telai.


In KTM Le novità più evidenti sulle moto di Jack Miller e Brad Binder sono rappresentate dalle carene viste nello shakedown di qualche giorno fa. Sotto la carrozzeria, continua a funzionare il nuovo motore, con un suono diverso rispetto all'anno precedente.


Dal punto di vista tecnico, non ci sono state novità sensazionali per il team Yamaha,rispetto ai giorni precedenti. Franco Morbidelli è stato visto con un'aerodinamica più "abbondante", già provata da Fabio Quartararo a Valencia, ma non utilizzata in Malesia dal francese.   

Secondo il team manager Maio Meregalli i piloti sono contenti del nuovo motore, tallone d’Achille del 2022. Anche se la pioggia non ha permesso di verificare tutti i test in programma che verranno completati a  Portimao. Pesano, intanto, le parole di Quartararo: soddisfatto del propulsore e del passo con gomme usate, ma ha bollato le prestazioni della sua moto sul giro sesso definendole "un disastro". Oggi ha chiuso diciassettesimo.

Il prossimo appuntamento con i test ufficiali è previsto per l'11 e il 12 marzo a Portimao, in Portogallo.


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