Come già accaduto e continua ad accadere a Gaza e in Cisgiordania, anche in Libano il morale esercito dello Stato ebraico ha iniziato la propria operazione di sterminio pretendendo di far credere ai civili, con degli avvertimenti lanciati in precedenza in cui li invitava i civili le case che a loro dire avrebbero fatto da magazzini alle munizioni e alle armi di Hamas che a breve sarebbero state bombardate, di essere ostaggio dei "terroristi" di Hezbollah

È una delle tante stupidaggini con cui la propaganda israeliana ha giustificato e giustifica i suoi innumerevoli crimini contro i palestinesi e, adesso, gli abitanti del sud del Libano e della Siria.

Che cosa sta facendo in realtà il morale esercito dello Stato ebraico?

Sta iniziando a bombardare indiscriminatamente, con le munizioni generosamente fornite da Stati Uniti e Europa, tutto il sud del Libano per scacciarne la popolazione e creare una terra di nessuno che permetta agli israeliani che abitano e occupano abusivamente il nord della Galilea di non subire minacce da Hezbollah o da gruppi loro collegati operanti in Siria.

La propaganda occidentale che riporta le veline di Tel Aviv ci informerà quanto i poveri israeliani (ebrei) siano ancora una volta stati costretti, nonostante non ne avessero intenzione alcuna, a commettere l'ennesima carneficina anche in Libano e nella valle della Bekaa... perché, a loro dire, ciò sarebbe giustificato da una questione di sicurezza.

Infatti, i poveri ebrei che in passato sono stati perseguitati un po' da tutti adesso devono avere l'assoluta garanzia e la massima tranquillità nel poter continuare a rubare ciò che non è loro ai palestinesi, ai siriani e ai libanesi... è Dio che lo vuole e che glielo impone nella torah, come ci spiegano i "bravi" coloni ebrei quando qualcuno si ricorda di intervistarli mentre tiene ben visibile un documento che non lo identifichi come nemico, in modo da evitare di essere ammazzato all'istante.

Ed è per questo che oggi l'aviazione del morale esercito israeliano ha iniziato a bombardare indiscriminatamente il sud del Libano e la valle della Bekaa ammazzando decine di persone e ferendone centinaia. Il bilancio delle vittime è costantemente aggiornato: intorno alle 14 i morti erano nell'ordine del centinaio, mentre i feriti più di 400.

Secondo quanto riportano testimoni locali, i raid israeliani sono ancora in corso, così come i lanci dei missili da parte di Hezbollah che, finora, almeno a suo dire e in base anche a quanto riportato dalla stampa israeliana non aveva effettuato lanci indiscriminati verso obiettivi civili. Invece, i civili sono il principale obiettivo di Israele, che sta replicando ciò che sta facendo a Gaza e in Cisgiordania, a seguito dell'impunità di cui gode grazie al cosiddetto occidente democratico.

Quali sono le aree colpite in Libano? Le zone tra Benaful e Janjalaya, la cittadina di Habboush, le zone tra Toura e Abbasiya, quella di Al-Zahrani, quelle tra Aitaroun e Maroun Al-Ras, oltre alla periferia di Al-Bisariya. Sono state prese di mira anche le zone tra Rumine e Deir Al-Zahrani, nonché le zone di Baflih e quelle tra Ankoun e Maghdoucheh...

Tutto questo può essere fermato all'istante se Stati Uniti e Europa annunciassero il loro stop al sostegno del genocidario Stato ebraico con sanzioni di ogni tipo... ma non lo faranno.

Così anche Iran, i gruppi legati all'Iran che operano in Siria e in Iraq e gli Houthi dello Yemen tenteranno di opporsi all'ennesima carneficina che lo Stato ebraico ha iniziato a mettere in atto... senza dimenticare che il genocidio a Gaza prosegue!

l primo ministro ad interim del Libano, Najib Mikati, ha dichiarato lunedì che la prolungata aggressione israeliana contro il Libano è una guerra di sterminio e un piano volto a distruggere villaggi e città del Libano.

Il primo ministro ad interim del Libano Mikati ha inviato un appello alle Nazioni Unite, al Consiglio di Sicurezza e alla comunità internazionale, denunciando la volontà di Israele di trasformare il Libano meridionale in una seconda Gaza, appellandosi alle nazioni in grado di esercitare pressione su Israele affinché interrompa la sua aggressione e attui la Risoluzione internazionale n. 2735 emessa dal Consiglio di Sicurezza e che risolve la questione palestinese sulla base dell'adozione della soluzione a due Stati.

Naturalmente, l'appello rimarrà lettera morta.


Aggiornamento
Alle 17 (ora italiana) il bilancio del bombardamento indiscriminato su città e villaggi nel sud del Libano è arrivato a 274 morti e 1.024 feriti. Tra le vittime, oltre a personale sanitario, si registrano 21 bambini.

In risposta, Hezbollah ha lanciato decine di razzi verso Tel Aviv e Haifa e, per la prima volta, verso gli insediamenti nel nord della Cisgiordania. Fonti israeliane hanno riferito che le sirene hanno suonato a Tel Aviv, Kriot e negli insediamenti nel nord della Cisgiordania, a 100 chilometri dal Libano. In precedenza, Hezbollah aveva lanciato più di 60 missili contro Carmel, la Galilea e il Golan. Nessun riscontro è stato al momento disponibile sui risultati di iquesto attacco.


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