Francia Croazia non è solo una partita di calcio, oltretutto valevole per la finale del campionato del mondo edizione 2018. Non è solo un evento sportivo... almeno in Italia. Almeno per qualcuno, in Italia.
Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha più volte dichiarato le sue antipatie calcistiche nei confronti della nazionale francese, ma che non avevano nulla a che fare e nulla a che vedere con l'aspetto sportivo.
Quindi, Salvini vuole che diventi campione del mondo la Croazia, non per ragioni legate al tifo, al gioco, all'appartenenza dei calciatori ad una determinata squadra di club o altro... ma per ragioni politiche. Quali? Questo non è ben chiaro.
Sicuramente sono legate a Macron e alle sue dichiarazioni non certo di simpatia nei confronti del governo italiano, anche se con il premier Conte il presidente francese sembrerebbe avere instaurato un certo dialogo.
Ma non è neppure da escludere che mentre i giocatori croati sono tutti bianchi ed hanno un cognome che termina in ...ic, nella nazionale francese ci sono giocatori che si chiamano Umtiti, Matuidi, Kanté, Pogba, Mandanda, Mbappé, Sidibé, Dembélé, Fekir, Tolisso, Nzonzi, Mendy, Lemar, Kimpembe... tutti di origine africana e tutti rigorosamente neri.
Sarà anche per quello che la nazionale francese non piace a Salvini?
Salvini seguirà la partita direttamente dallo Stadio Luzhniki di Mosca, beato lui, dove potrà fare il tifo per i croati, venendo meno però alle simpatie del passato.
Già, perché alla finale dei campionati europei di calcio di diciotto anni fa, Salvini faceva il tifo per la Francia. A testimoniarlo la diretta su Radio Padania, di cui Salvini era direttore, organizzata proprio per la finale Francia Italia.
Diretta in cui l'attuale ministro dell'Interno tifava apertamente contro gli azzurri, in favore della Francia che vinse ai supplementari con il golden goal di Trezeguet. Inutile ricordare che al gol di Trezeguet Salvini esultò senza freni.
A conferma che le cose del mondo sono imperfette, mutevoli e periture.