Il numero di morti con Covid-19 in India ha superato quota 300mila, mentre l'incidenza del contagi non sembra voler diminuire. Oltretutto, in base ai report provenienti da più fonti che da giorni si susseguono, il numero reale delle vittime causate dalla pandemia potrebbe essere molto più alto di quanto indicato dalle cifre ufficiali.

L'India - seconda Paese al mondo per numero di contagiati dopo gli Stati Uniti - ha registrato 26 milioni di casi, mentre è terzo per numero di vittime, dopo Stati Uniti e Brasile. Ma, in base ai dati ufficiali, non bisogna dimenticare che in meno di un mese, nell'ultimo periodo, sono stati conteggiati 100.000 morti, a causa di una nuova variante che ha travolto il sistema sanitario di quella nazione, con ospedali che lottano per far fronte all'afflusso di nuovi pazienti, spesso anche in carenza di rimedi minimi per far fronte all'emergenza, come ad esempio l'ossigeno.

Per questo, circa  la metà delle morti causate da coronavirus in India si è verificata negli ultimi tre mesi. Solo negli ultimi 26 giorni, il Paese ha registrato 102.533 morti per Covid-19.

Come se ciò non bastasse, negli ultimi giorni, si è anche registrato un numero esorbitante di casi di mucormicosi, in pazienti che  avevano contratto il Covid, tanto da far decidere la autorità sanitarie locali di lanciare un'allerta epidemia anche per quella infezione.

In alcuni località, persino i crematori sono allo stremo e molte persone hanno creato pire di fortuna per bruciare i cadaveri dei loro congiunti nei parchi pubblici.

Anche la campagna di vaccinazione in India non sta facendo progressi tali da poter far ritenere che l'attuale situazione possa migliorare a breve.