Sabato, le Brigate Al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno consegnato tre prigionieri israeliani al Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), nell'ambito del quarto scambio previsto dalla prima fase dell'accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Contemporaneamente, Israele ha dato il via alle operazioni di rilascio di 183 detenuti palestinesi.
I tre israeliani liberati sono Yarden Bibas, Ofer Calderon (con doppia cittadinanza franco-israeliana) e Keith Segal (con doppia cittadinanza statunitense-israeliana). Due di loro, Bibas e Calderon, sono stati consegnati a membri della Croce Rossa a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, senza alcun evento celebrativo a supporto che, invece, è stato organizzato per il rilascio di Segal al porto di Gaza.
Sono state le unità speciali delle IDF, Nahshon e Keter, ha coordinare le operazioni di scarcerazione dei 183 detenuti palestinesi dalla prigione di Ketziot, nel Negev. Secondo lo Shabas, il servizio carcerario israeliano, l'elenco include:
18 condannati all'ergastolo per reati legati alla sicurezza.
54 detenuti a cui erano state inflitte pene severe, anche ergastoli.
111 arrestati dopo il 7 ottobre nella Striscia di Gaza.
Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, la Croce Rossa ha espresso "indignazione" per il modo in cui lo Shabas ha gestito la liberazione dei prigionieri palestinesi rilasciati oggi dalla prigione di Ketziot.
Secondo Haaretz, la Croce Rossa ha affermato che i prigionieri erano ammanettati, con le mani sopra la testa, e costretti a indossare braccialetti con su la scritta "L'eternità non dimentica".
Il giornale ha citato il portavoce dello Shabas che ha affermato che "i prigionieri hanno a che fare con i peggiori nemici di Israele e, fino all'ultimo momento che saranno su suolo israeliano, verranno trattati secondo regole simili a quelle carcerarie. Non scenderemo a compromessi sulla sicurezza del nostro popolo".