Giovedì Hamas e Jihad islamica hanno hanno consegnato i corpi di Kfir Bibas e del fratello Ariel, i due prigionieri più giovani catturati nell'attacco del 7 ottobre 2023, quello della loro madre Shiri Bibas, e quello di un quarto prigioniero, Oded Lifschitz, in base all'accordo di cessate il fuoco raggiunto il mese scorso con il sostegno degli Stati Uniti e la mediazione di Qatar ed Egitto.
I veicoli della Croce Rossa si sono allontanati dal luogo della consegna nella Striscia di Gaza, Khan Yunis, con quattro bare nere che erano state poste su un palco. Ognuna delle bare aveva una piccola foto degli ostaggi. Militanti armati di Jihad islamica e Hamas, in uniformi nere e mimetiche, hanno circondato la zona. Dopo che gli ostaggi sono stati consegnati dalla Croce Rossa, le bare sono state scansionate per individuare esplosivi, secondo quanto dichiarato dalle IDF.
"Agonia. Dolore. Non ci sono parole. I nostri cuori, i cuori di un'intera nazione, giacciono a brandelli", ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog. "A nome dello Stato di Israele, chino la testa e chiedo perdono. Perdono per non avervi protetti in quel giorno terribile. Perdono per non avervi riportati a casa sani e salvi."
Il palco allestito per il rilascio, tra gli altri, mostrava un manifesto con su scritto che il ritorno alla guerra corrisponderà al ritorno dei prigionieri nelle bare. Il manifesto aveva disegnato un miliziano in piedi sopra una doppia fila di bare avvolte in bandiere israeliane. Al posto delle gambe aveva radici di albero piantate nel terreno, a suggerire che la terra appartiene ai palestinesi. Davanti a lui carri armati e aerei che stavano per attaccarlo.
Inoltre, alle foto che identificavano le quattro persone decedute sono state aggiunte le immagini di Netanyahu mostrato come vampiro, a sottolineare la sua responsabilità nella loro morte, che dalla resistenza palestinese è attribuita ai bombardamenti dell'esercito israeliano. I media israeliani hanno oscurato tali immagini, evitando anche di fornirne la descrizione, oltre a non riportare l'accusa formulata da Hamas e Jihad.
L'esercito israeliano ha affermato che il processo di identificazione dei corpi potrebbe richiedere fino a 48 ore.
Il processo di scambio della prima fase di cessate il fuoco verrà completato sabato con la consegna di sei prigionieri israeliani viventi in cambio di centinaia di prigionieri provenienti dalla Cisgiordania e da Gaza.
Nei negoziati per la seconda fase del cessate il fuoco, si tratterà anche del rilascio dei circa 60 prigionieri a Gaza, di cui si ritiene che meno della metà sia ancora in vita e del ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia per porre fine alla guerra.