"Alla luce delle ripetute violazioni di Hamas, tra cui le cerimonie che umiliano i nostri ostaggi e lo sfruttamento cinico degli stessi a fini propagandistici, è stato deciso di rinviare il rilascio dei terroristi, previsto per ieri, fino a quando non sarà assicurato il rilascio dei prossimi ostaggi, senza le cerimonie umilianti".
Questa è la dichiarazione rilasciata domenica dall'ufficio del premier israeliano, per giustificare la mancata liberazione dei 620 prigionieri palestinesi, che doveva avvenire ieri a seguito di quella (avvenuta) di 6 prigionieri israeliani.
Quali siano le reali intenzioni del governo Netanyahu, in base alla nota diffusa oggi, è impossibile comprenderlo. Infatti, i "prossimi ostaggi" di si cui parla sono relativi alla seconda fase del cessate il fuoco per la quale le trattative, a causa dei colpevoli ritardi dello Stato ebraico, sono solo agli inizi. Inoltre, le ripetute violazioni al cessate il fuoco, finora, sono state fatte sistematicamente dalle IDF, che continuano "anche" ad impedire l'ingresso di tutti gli aiuti umanitari concordati con il cessate il fuoco.
Questa nuova e colossale violazione messa in atto dallo Stato ebraico è stata forse notata e condannata dalle diplomazie e dai media occidentali? Ovviamente no. E si sta parlando degli stessi che hanno minacciato e ritenuto dovuti nuovi ulteriori sfaceli di ogni ordine e grado contro Gaza solo all'annuncio di Hamas della possibilità di ritardare il rilascio dei prigionieri israeliani a seguito delle violazioni al cessate il fuoco, in questo caso reali, effettuate da Israele.
È il doppio standard che ha consentito agli ebrei israeliani di poter continuare per decenni la politica di apartheid (ora trasformatasi in genocidio) contro il popolo palestinese.
Visto l'incondizionato appoggio dei nazifasciti che adesso governano gli Stati Uniti, i camerati israeliani si sentono in dovere, in Medio Oriente, di poter fare ciò che vogliono... ancor più di prima!
In Libano, caccia israeliani hanno sorvolato le decine di migliaia di persone che oggi hanno partecipato ai funerali dei due ex segretari generali di Hezbollah, Hassan Nasrallah e Hashem Safieddine, assassinati durante i raid israeliani nella periferia meridionale di Beirut. In precedenza, avevano bombardato nel sud del Libano, nonostante la tregua in atto.
E in Cisgiordania, prosegue la gazificazione delle città palestinesi, con lo sfollamento forzato dei residenti e l'inasprirsi delle azioni militari, accompagnate da quelle dei terroristi ebrei in kippah e peot che rubano e distruggono a piacimento tutto quanto non gli appartenga. A Jenin, oggi hanno fatto il loro ingresso pure i Mercava.
Qualcuno ha letto sui media del cosiddetto occidente democratico le dichiarazioni di condanna contro i ripetuti crimini dello Stato ebraico da parte dei leader che, molto in teoria, pretendono di essere custodi del diritto internazionale, peraltro anche umanitario?