Quello che il Pd Goffredo Bettini - ex braccio destro di Veltroni e adesso consigliere del segretario Nicola Zingaretti - ha scritto domenica su Facebook, è molto semplice e chiaro; fidarsi del "fiorentino" Matteo Renzi e del suo partito, Italia Viva, è oramai impossibile.
Sebbene abbia scoperto di essere una "tigre di carta", come dimostra il fatto che "il suo tentativo di creare un terzo polo sta naufragando così rapidamente da renderlo prigioniero di un attivismo autodistruttivo", le sue picconate al governo rendono instabile l'esecutivo "già impegnato per conto suo su una trincea difficile e in una azione positiva, ma ancora non sufficiente, per fronteggiare la decadenza complessiva della Repubblica".
Che cosa suggerisce allora Bettini?
"Sostituire Italia Viva con parlamentari democratici (in quanto non sovranisti, illiberali e autoritari) pronti a collaborare con Conte fino alla fine della legislatura. Penso anche che, in questo scenario, nel Parlamento si aprirebbe una riflessione perfino nel gruppo renziano. Si deve lavorare subito, dunque, per allargare la maggioranza che sostiene il premier rendendo scarica la minaccia della crisi".
Lo scopo è duplice. Il primo è quello di far implodere il gruppo dei parlamentari di Italia Viva da cui alcuni sembrerebbero voler uscire e già in procinto di (ri)fare le valigie per tornare nuovamente nel Partito Democratico (come riferisce il Corriere).
L'altro è quello di "serrare le fila già da oggi per una vasta e variegata alleanza di progresso. Pronta a presentarsi unita alle prossime elezioni politiche", guardando alle sardine e a... Conte "in grado di rappresentare tanta parte dei 5 Stelle e anche tanti liberali, repubblicani, laici e cattolici senza patria o delusi dal fallimento di Italia Viva".
Le parole di Bettini, non uno qualunque, sembrano smentire il contenuto del colloquio di sabato tra Conte e Mattarella, con il Premier che aveva detto che durante la sua visita al Colle non si era parlato di un cambio di maggioranza.
Una tesi, tra l'altro, rafforzata anche dal Quirinale che domenica è stato costretto a rilasciare una nota in cui si registra "stupore per le ricostruzioni apparse in qualche quotidiano, in cui, anche con virgolettati, si attribuiscono abusivamente intenzioni al Capo dello Stato riguardo alla situazione politica, con riferimento a uno degli incontri che avvengono frequentemente tra il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio".
Ettore Rosato (Italia Viva), venerdì, dopo gli ultimatum di Renzi aveva gettato acqua sul fuoco per una possibile crisi di governo, annunciando che Italia Viva non avrebbe presentato la sfiducia al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.
Ma a questo punto, nel Partito Democratico devono essersi stufati, forse anche forti del fatto che alcuni parlamentari renziani timorosi di un ritorno alle urne e di una riconferma nella prossima legislatura (Italia Viva è solo al 4%), potrebbero decidere la spallata... a Renzi.
E dopo aver generato tutto questo caos su una proposta di bandiera ben poco difendibile, come quella del ritorno alla prescrizione secondo la legge Orlando, Renzi che cosa dice?
"Ci sono momenti in cui è bello riscoprirsi a riflettere, ammirando la natura incontaminata. Anche a 4.000 metri. E quassù non ci sono polemiche ma solo tanta bellezza. Ci aspettano giorni impegnativi, buona settimana a tutti".
E che diavolo c'entra? Nulla! Perché il socialista (dice lui) Matteo Renzi questo fine settimana è andato in Pakistan a fare eliski o eliscì se si preferisce. Che cos'è? Sciare fuori pista in alta quota utilizzando l'elicottero come mezzo di risalita... una pratica da snob, dispendiosa e altamente impattante sull'ambiente.
Naturalmente, Renzi non poteva andare sul Monte Rosa, a Cervinia, Livigno, a La Thuile, in Valchiavenna, ecc. a fare eliski... troppo banale. Uno come lui poteva andare solo in Pakistan... c'è chi può.
In fondo, dopo tutto il caos di cui si è reso responsabile, il meritato riposo è d'obbligo.
"Sono giorni pieni di inutili polemiche - scrive Renzi su Facebook. - Mi piace allora augurarvi buona domenica con il pensiero del cardinal Ravasi sul Sole 24 Ore di oggi. Nel breviario di oggi cita Confucio: la pazienza è potenza. Ci vuole pazienza per sopportare le fake news di questi giorni. Ma noi ne abbiamo tanta: il gelso diventerà seta. Buona domenica».
Mai come questa volta, come non dargli ragione e non concordare con lui?
Ci vuole pazienza per sopportare...