Finisce per essere paradossalmente ironico il post con cui i 5 Stelle, sul loro blog, hanno detto basta alle "balle" sul reddito di cittadinanza, denunciando una campagna contro quel provvedimento organizzata dai media, "soprattutto quelli della sedicente sinistra che non si vogliono rassegnare al fatto che grazie al Governo del Cambiamento il Reddito di Cittadinanza è realtà".
Perché parlare di paradosso ironico? Perché, universalmente, il reddito di cittadinanza è "un'erogazione monetaria, a intervallo di tempo regolare, distribuita a tutte le persone dotate di cittadinanza e di residenza, cumulabile con altri redditi (da lavoro, da impresa, da rendita), indipendentemente dall'attività lavorativa effettuata o non effettuata (dunque viene erogata sia ai lavoratori sia ai disoccupati), dal sesso, dal credo religioso e dalla posizione sociale, ed erogato durante tutta la vita del soggetto" (fonte Wikipedia).
Introdotto i questi termini dai 5 Stelle già agli inizi della scorsa legislatura, dopo 5 anni è diventato una specie di blob normativo che in parte è da considerarsi come reddito integrativo alle entrate di una famiglia, in parte come strumento per il reinserimento nel mondo del lavoro.
E dopo tutto questo tempo, a chi debba andare, per quanto tempo e come debba essere speso non è ancora chiaro neppure ai 5 Stelle, tanto che giovedì 17 gennaio, giorno annunciato da tempo dallo stesso Governo come quello in cui il provvedimento sarebbe stato licenziato, il premier Conte e i due vicepremier Salvini e Di Maio si sono riuniti per parlarne ancora e risolvere i nodi ad esso legati.
Così il CdM che deve approvarlo e che si deve svolgere in giornata non è stato confermato. E tutto questo sarebbe colpa dei media della sedicente sinistra?
Ci vuole coraggio ed una incredibile faccia tosta solo per pensarlo, figuriamoci per dichiararlo... ma tant'è.
Infine, va detto anche che in aggiunta a quanto sopra riportato sono da considerare le tensioni politiche che gravano sull'approvazione del reddito di cittadinanza, con la Lega che in questi giorni deve recuperare terreno e visibilità in seguito ad alcune decisioni prese dal Governo senza prima aver ricevuto il via libera da Matteo Salvini, che adesso sta ricattando l'esecutivo proprio su alcuni punti del cosiddetto reddito di cittadinanza per problemi di copertura e ne ritarda l'approvazione.
Anche in questo caso si deve parlare di una colpa della sedicente sinistra e dei loro media?
Aggiornamento. Poco dopo mezzogiorno, l'agenzia Ansa, facendo riferimento ad una nota diffusa da Palazzo Chigi al termine del vertice di maggioranza, ha fatto sapere che il Governo ha dichiarato che l'incontro è stato positivo, che tutte le risorse per quota 100 e per reddito di cittadinanza sono state trovate. Di conseguenza, si terrà così alle ore 18 il tanto annunciato Consiglio dei Ministri per varare il decreto con i due provvedimenti bandiera di Lega e 5 Stelle.
Dopo quanto è accaduto negli ultimi mesi, a partire dalle dichiarazioni trionfalistiche dal balcone di Palazzo Chigi fino al braccio di ferro con Bruxelles, leggere che, dopo quasi tre settimane dall'approvazione della legge di bilancio, il Governo solo oggi ha trovato tutte le risorse indispensabili per il decreto non può non farci ridere e piangere allo stesso tempo!