Quella che si prospettava una marcia trionfale per la Ferrari si è conclusa con l'ennesima debacle.  Nel GP di Francia Leclerc, partito in testa, aveva abbastanza agevolmente rintuzzato i tentativi di Verstappen di prendere il comando della garaconfidando in un miglior passo gara. Ma così non è stato, tanto che il pilota olandese al 16° giro è stato richiamato al box Red Bull per tentare di superare il ferrarista sfruttando l'undercut per il cambio gomme.

Leclerc è rimasto fuori continuando a ripetersi sui tempi fatti registrare fino a quel momento. Al 18° giro, quando al passaggio successivo il monegasco sarebbe probabilmente rientrato in pit lane per montare a sua volta un set di pneumatici hard, ecco il patatrac... con la Ferrari numero 16 che va in testacoda all'impegnativa doppia curva a destra, dopo il lungo rettilineo di Mistral e prima della curva di Signes.

Nonostante l'enorme via di fuga, la vettura di Leclerc non riesce a completare la classica rotazione a 360° e ferma la sua corsa andando a sbattere l'anteriore contro le barriere. Il muso della sua monoposto è rovinato, ma la macchina potrebbe continuare a gareggiare dopo averlo sostituito. Il problema, però, è che la marcia indietro non entra e così Leclerc non può riprendere la corsa.

I commissari espongono la bandiera gialla e la direzione gara fa entrare in pista la safety car. 

Alla ripartenza, Verstappen è in testa seguito da Hamilton. Il pilota olandese tiene a bada quello della Mercedes per il resto della gara, limitandosi a mantenere una distanza di sicurezza che gli consentirà di tagliare il traguardo vittorioso senza grossi affanni. Hamilton preme sull'acceleratore della sua Mercedes, facendo registrare tempi simili al rivale e, in alcuni casi, anche migliori, ma senza mai riuscire ad avvicinarsi, tanto da poterlo impensierire.

Divertentissima, invece, la lotta per le posizioni di rincalzo. Ad animare la corsa è l'altro ferrarista Sainz che, partito dalla 19esima posizione, vede la possibilità di aggiudicarsi il podio grazie all'ingresso della safety car e all'opportunità di cambiar gomme senza dover rinunciare alle posizioni conquistate fino a quel momento. Ma quando rientra nella pit lane lo spagnolo taglia la strada ad un concorrente e si prende 5 secondi di penalità.

Sainz, ripresa la gara, sfrutta il set di gomme gialle, e prima sorpassa in maniera fantastica la Mercedes di Russell e successivamente, in maniera ancor più incredibile, la Red Bull di Perez, portandosi in terza posizione. A quel punto, quando mancano poco più di 10 giri al termine della gara, gli "strateghi" della Ferrai lo richiamano al box, per il timore che i suoi pneumatici potessero cedere da un momento all'altro nel finale. Sainz, taglierà il traguardo al quinto posto. Se avesse continuato, probabilmente avrebbe recuperato i 5 secondi di penalità su chi lo seguiva e si sarebbe aggiudicato almeno il terzo gradino del podio. Ma la strategia scelta dalla Ferrari è stata quella della prudenza.

Nel finale di gara, da segnalare il testa a testa tra Russell e Perez. Un primo tentativo di sorpasso da parte del pilota della Mercedes è stato rintuzzato con un corpo a corpo tra le due vetture su cui i commissari di gara non hanno avuto nulla da ridire. Nel finale, dopo una virtual safety car, il messicano della Red Bull non è stato rapido nella ripartenza e il pilota inglese della Mercedes lo ha bruciato prendendosi la terza piazza che è riuscito a conservare nonostante i disperati tentativi di Perez di riprendersi la posizione perduta.

Questi gli altri piazzamenti a fine gara...

Grande il rammarico di Leclerc per l'errore da lui commesso che regala a Verstappen, oltre alla vittoria, un enorme vantaggio nella classifica del mondiale piloti: 63 per lui i punti di differenza a suo favore a 10 gare dalla fine, 233 per l'olandese, mentre il monegasco è ancora secondo a 170. Seguono Perez a 163 e Sainz a 144.

Il prossimo appuntamento per la Formula 1 è tra una settimana in Ungheria, dove sull'Hungaroring si disputerà l'ultima gara prima della pausa estiva.