Il Consiglio dei Ministri di lunedì 7 gennaio terminato poco dopo le 21:30 era stato convocato per l'approvazione di "disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio".
Tali disposizioni riguardano Banca Carige e sono collegate al provvedimento di amministrazione straordinaria cui la banca genovese è stata costretta dall'intervento della Banca Centrale Europea.
Che cosa prevedono le misure del Governo? La "possibilità per la banca di accedere a forme di sostegno pubblico della liquidità che consistono nella concessione da parte del Ministero dell’economia e delle finanze della garanzia dello Stato su passività di nuova emissione ovvero su finanziamenti erogati discrezionalmente dalla Banca d’Italia. In stretto raccordo con le istituzioni comunitarie, le garanzie previste saranno concesse nel pieno rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato."
Ma non basta. "In considerazione degli esiti del recente esercizio di stress cui la banca è stata sottoposta, viene inoltre prevista la possibilità per l’Istituto di accedere – attraverso una richiesta specifica – a una ricapitalizzazione pubblica a scopo precauzionale, volta a preservare il rispetto di tutti gli indici di patrimonializzazione anche in scenari ipotetici di particolare severità e altamente improbabili (cosiddetti scenari avversi dello stress test)."
Tutto ciò, dichiara il Governo, a tutela dei clienti e dei risparmiatori. Così ha dichiarato il premier Conte a sostegno del provvedimento: «Il Governo ha approvato un decreto legge che interviene a offrire le più ampie garanzie di tutela dei diritti e degli interessi dei risparmiatori della Banca Carige, in modo da consentire all'amministrazione straordinaria di recente insediata di perseguire in piena sicurezza il processo di consolidamento patrimoniale e di rilancio delle attività dell’impresa bancaria.»
Visto che il salvataggio delle banche era stato argomento su cui Lega e 5 Stelle aveva fatto campagna elettorale accusando il PD di aver salvato gli istituti di credito facendone pagare il conto agli italiani, sulla vicenda è arrivato il commento sarcastico di Matteo Renzi: «Sono bastati dieci minuti di una riunione notturna del Consiglio dei Ministri per smentire cinque anni di insulti e menzogne contro di noi. Matteo Salvini e Luigi Di Maio devono solo vergognarsi.»
La risposta social dei due vicepremier del cambiamento non è arrivata. Salvini e Di Maio finora hanno preferito tenere all'oscuro della polemica i loro "follower"... meglio non far loro venire dei dubbi e meglio non iniziare a fare raffronti fra promesse e realtà.