Alla dirigenza della Fiorentina ci sono voluti due disastrosi campionati per capire come mettere in campo una squadra capace di giocare a calcio. Al terzo, almeno finora, sembrano esserci riusciti.

Dopo la prima sconfitta nella partita contro la Roma, la squadra di Italiano, con la vittoria ottenuta oggi a Marassi per 2-1 nei confronti del Genoa, si è portata a 9 punti in classifica, in testa alla Serie A, anche se con una partita in più rispetto a Roma, Milan e Napoli.

Le reti sono arrivare nella ripresa, con Saponara al 60' e Bonaventura all'89' che hanno portato la viola sul 2-0, mentre il gol della bandiera per i Genoa è arrivato su rigore a tempo scaduto, al 98' poco prima che l'arbitro fischiasse la fine della partita, per un inutile e incomprensibile (complice la stanchezza) fallo da dietro di Igor su Pandev. Il rigore è stato trasformato da Criscito. Alla "contabilità" del match vanno poi aggiunti alcuni interventi miracolosi di Sirigu che hanno permesso di tenere in partita la propria squadra per quasi tutti i 90 minuti.

Con questa sconfitta, la terza in quattro giornate, il Genoa resta fermo a 3 punti nelle parti basse della classifica.

Una vittoria, quella della Fiorentina, ampiamente meritata perché al Genoa non ha concesso nulla o quasi, se si esclude una palla regalata nella prima parte di gara da Odriozola in fase di ripartenza che costringe Dragowski a fare l'unica parata importante di tutta la partita.

E per capire la superiorità dimostrata dalla viola, è sufficiente ricordare il numero di passaggi effettuati nella 3/4 avversaria: 114 quelli dell'undici di Italiano, contro i 25 della squadra allenata da Ballardini che contro il Napoli, invece, aveva fatto un figurone.

Oltretutto, la Fiorentina non ha messo in campo Milenkovic, Torreira, ha fatto giocare Gonzalez per un tempo e ha perso per infortunio Castrovilli, che si è infortunato andando a sbattere con il costato contro un palo della porta del Genoa, a causa del terreno reso scivoloso per la pioggia. 

Così Jack Bonaventura, tra i protagonisti di oggi, ha commentato la gara:

"Abbiamo fatto una buona gara, venire a giocare qua non è facile perché il Genoa è una buona squadra. Nel primo tempo si chiudevamo bene in difesa e non riuscivamo a tirare. Nel secondo tempo è andata meglio, la gara si è sbloccata dopo il vantaggio. Ognuno qua si deve sentire responsabile, io sono tra i più grandi e cerco di dare una mano a tutti. Abbiamo un mix giusto tra giovani e giocatori più esperti, dobbiamo continuare così. Italiano? E' un allenatore fantastico, in due settimane è riuscito subito a farsi capire. Ha creato una bella atmosfera e a livello tattico è un grande allenatore. Quello che ha portato ha fatto la differenza fino ad ora. Europa? E' presto per dirlo. L'anno scorso non siamo stati alla nostra altezza, quest'anno dobbiamo fare meglio affrontando al massimo gara per gara. Obiettivo reti? La cosa più importante è essere sempre al posto giusto al momento giusto aiutando la squadra".

E queste, invece, le dichiarazioni proprio di Italiano:

"Sono contento perché riusciti a vincerla e farlo qui è complicato. Bello l'atteggiamento, abbiamo fatto una gara come l'avevamo preparata, nonostante il modulo iniziale del Genoa che ci ha un po' sorpreso. Siamo stati bravi subito ad adattarci e nel secondo tempo abbiamo preso in mano la gara. Abbiamo risposto bene ed era importante fare punti.Tutti lavoriamo per concedere poco all'avversario e per creare qualche occasione in più dell'avversario. Ci stiamo comportando bene e siamo contenti, ma siamo solo alla quarta giornata e non possiamo perdere l'attenzione e la dedizione: questa è la strada che dobbiamo percorrere.Ricky [Saponara, ndr] ha delle qualità che gli hanno permesso di arrivare al Milan e a giocare a grandi livelli. È un ragazzo che come tutti ha il proprio carattere, ma quando si sente coinvolto e responsabilizzato penso che riesca sempre a dare il meglio di sé. Sono felice per il suo gol perché era da un po' che si creavano i presupposti per farlo segnare e sono felice per questo". 


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