Un po' di competizione, molti incidenti e tanta, tantissima confusione nel Gran Premio d'Australia, terzo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2023, che si è disputato sul tracciato dell'Albert Park di Melbourne.

Unica certezza, l'immancabile vittoria di Verstappen, una routine che sta facendo diventare noioso, se non inutile, assistere ad una gara. Poi, se a condizionarla si ricorre anche ad applicare il regolamento in maniera assurda... viene da chiedersi perché continuare a seguire un gran premio!

Ben 3 le bandiere rosse esposte oggi dalla direzione di gara. Una eventualità che, solitamente, si manifesta per qualcosa di particolarmente grave ma che, nella domenica di Melbourne, è diventata la norma.

L'inizio del Gran Premio è stato caratterizzato da due periodi di safety car: il primo per l'incidente tra Stroll e Leclerc alla curva tre del primo giro, con il monegasco subito fuori dai giochi; il secondo per la Williams di Alex Albon che alla curva sei si è schiantata contro le protezioni, con Nico Hulkenberg che la evita per un soffio. Dopo aver mandato in pista la Safety Car, la direzione gara opta per la bandiera rossa, penalizzando così chi era già rientrato ai box.

Poi quando la gara sembra concludersi con il solito schema che vede Verstappen in testa senza preoccuparsi che qualcuno da dietro lo possa infastidire, ecco che  Kevin Magnussen finisce a muro in uscita di curva 2, perdendo una ruota che rimane in traiettoria. E così la direzione gara, quando mancavano tre giri al termine, espone nuovamente la bandiera rossa, apparecchiando in tal modo un finale di gara su due sole tornate dopo il giro per lo schieramento in griglia.

Alla ripartenza, come è logico prevedere quando mancano solo due giri al termine, tutti hanno provato a rischiare per guadagnare una posizione in più, con il risultato che il GP d'Australia si è trasformato in un autoscontro da fiera di paese. Sargeant fa il tamponatore, Stroll va nella ghiaia, Alonso finisce quasi in testa coda dopo un contatto con Sainz e le due Alpine, in una sorta di eccitazione per tanto ben di Dio, decidono di auto-eliminarsi con Gasly che va a muro insieme al suo compagno di scuderia, Ocon. E che cosa può fare la direzione gara dopo un simile caos? Esporre nuovamente la bandiera rossa, l'unica sensata delle tre.

Finito qua? Sarebbe stato tutto troppo semplice. E così la gara viene fatta ripartire e concludere in regime di safety car, ma con la classifica precedente all'ultima ripartenza, con Alonso e Stroll al terzo e quarto posto, ma con Sainz penalizzato di cinque secondi e pertanto ultimo dei 12 piloti rimasti in gara.

Queste le dichiarazioni Ferrari (edulcorate dalla scuderia) a fine gara.

Carlos Sainz:
"Sono partito bene e mi sentivo a mio agio con le gomme Medium, ma non siamo stati fortunati perché abbiamo fatto il pit stop subito prima che uscisse la bandiera rossa e così sono scivolato undicesimo. Da quel momento però sono riuscito in una buona rimonta, con bei sorpassi e un passo costante, il che mi rende felice.È stata una buona gara nel complesso, ma la penalità alla fine – che trovo molto severa e non mi può vedere d’accordo – ha vanificato tutti gli sforzi. La frustrazione che sento in questo momento non è facile da digerire, ma cercherò di pensare solo agli aspetti positivi e di concentrarmi sulla prossima gara".

Charles Leclerc:
"È stato un modo sfortunato di terminare la nostra corsa. Si è trattato di un incidente di gara e non credo che avrei potuto fare nulla di diverso per evitarlo. Sono deluso, ma guardo con fiducia al prossimo Gran Premio, dove spero che le cose fileranno di nuovo per il verso giusto".

 Frédéric Vasseur, Team Principal:
"Il risultato di oggi, che non ci vede marcare punti, non riflette i progressi che abbiamo fatto come squadra. C’è stato un passo avanti in termini di performance pura e, ancora più importante, abbiamo avuto un passo gara solido e costante con le diverse tipologie di gomma, incluse le Hard. Solo la qualifica di ieri non ha mostrato il nostro vero potenziale.Ovviamente la prima reazione guardando ad oggi non può che essere di frustrazione, con Charles che è stato molto sfortunato ad essere coinvolto in un incidente di gara subito dopo la partenza. Con Carlos avevamo fatto la scelta strategica azzeccata di fermarlo per il pit stop approfittando della Safety Car, ma dopo la bandiera rossa è dovuto ripartire dall’undicesima posizione, dalla quale ha rimontato molto bene. La penalità nel finale ha avuto effetti devastanti sul suo risultato finale ma nonostante questo torniamo a Maranello consapevoli che stiamo andando nella giusta direzione e che abbiamo davanti tre settimane da sfruttare per continuare ad ottimizzare e a sviluppare la SF-23 in vista delle prossime gare".

Dopo questa gara, sono 69 i punti nella classifica del mondiale piloti per Verstappen, seguito da Perez con 54 e da Alonso con 45.

La Formula 1 adesso si ferma per tre settimane e riprenderà dal Gran Premio dell’Azerbaigian di Baku, in programma il 30 aprile.