"A Bologna sta succedendo una cosa incredibile: il 26 settembre arriva in città Giorgia Meloni, leader del primo partito italiano, e il Comune non ci ha ancora dato una piazza".

Non ha usato mezze parole Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia e responsabile dell'organizzazione nazionale del partito Sabato  durante la presentazione della lista tricolore in vista delle Comunali del 3 e 4 ottobre.

La situazione a sentire i responsabili locali del partito è al limite del surreale se non fosse effettivamente un problema serio che non si riesca ad avere in piena campagna elettorale uno spazio adeguato per il comizio di quella che ad oggi è uno dei leader più apprezzati d’Italia. E fa ancora più specie considerando che a Bologna si sta tenendo una delle più lunghe feste dell’Unita che si ricordi, malgrado la situazione epidemiologica non sia proprio propizia per eventi di questo tipo, soprattutto se non si richiede il tanto decantato green pass come sembra avvenga per la kermesse piddina.

"Ci negano le piazze del centro, perché sono tutte occupate da manifestazioni di qualsiasi tipo, sindacati, Sardine - ha attaccato ancora Donzelli -. Per tre ore di Giorgia Meloni invece nulla, oggi non sappiamo dove andare. Noi non ci sottraiamo mai al confronto, e invece in questa città ci negano le piazze. Da due settimane invece il Pd va avanti con la sua Festa dell'Unità al Parco Nord in piena campagna elettorale. A noi va benissimo, così dicono come la pensano, mentre per Fratelli d'Italia una piazza non c'è".

Ci sarebbe piazza Galvani, ma dai vertici di FdI è ritenuta troppo piccola, mentre piazza Verdi, anche lei libera, sarebbe ritenuta una provocazione. 

Ma Fdi non gradisce nemmeno le location prospettate fuori dal centro, tra cui piazza Lambrakis, piazza dei Colori e piazza Unità ritenute degradanti per una leader come la Meloni in grande ascesa nei sondaggi anche nella città rossa per eccellenza. "Non ha senso relegare il comizio di Giorgia Meloni in una piazza secondaria e in periferia o non centrale - afferma ancora Donzelli -. Vogliamo avere uno spazio adeguato al comizio del primo partito d'Italia. Capiamo che abbiano paura che Giorgia Meloni incontri i bolognesi, ma non si fa così".

Dal comune fanno sapere di aver dato diverse opzioni al partito della Meloni e sono certi che sicuramente si troverà un compromesso entro la data del comizio, ma il rischio è che questa nuova polemica possa ulteriormente avvelenare il clima politico nella corsa a sindaco dove il candidato del centrosinistra Marco Lepore viene dato largamente in testa sul rivale del centrodestra Battistini. Ma il partito della Meloni viene accreditato di oltre il 16 % che lo pone largamente al primo posto nella coalizione e al secondo posto generale dietro al PD.