Questa è la triste storia di una giovane ragazza salernitana, coraggiosa più di altri, che durante il comizio a Salerno del Vicepremier Matteo Salvini, lo ha avvicinato con la scusa di un selfie e gli ha chiesto civilmente ' ma non eravamo terroni di mer.. ?

Un gesto che ha suscitato l'ira del leader della Lega che subito ha chiesto agli uomini della sorveglianza di sequestrare il telefono e di mettere paura alla giovane che nel frattempo stava dileguandosi nella folla.

Nonostante tutto però Valentina è riuscita nell'intento e il video della sceneggiata è finito su tutti i giornali.

Un gesto folle quello di Salvini, un gesto che risalta ancora una volta la fragilità di un leader che va in giro a raccontare balle rinnegando il suo passato da 'nordico' incallito, nemico dichiarato di un sud che oggi esalta per opportunismo.

La povera Valentina lo ha colto di sorpresa, una contestazione pacifica la sua, gonfia di verità storica che ha stordito il Matteone Nazionale.

Una verità condita dalla beffa che fa male, una verità che purtroppo sta costando cara alla ragazza che nelle ultime ore è in preda a un vero e proprio attacco sul web, minacce di ogni tipo, anche di morte.

Tutto questo da parte di sostenitori incalliti di una Lega che non lega con le buone maniere ma, solo e soltanto con la forza. Ecco, questo sarebbe il futuro della democrazia inneggiata da Salvini, un passo indietro di 80 anni quando in egual misura ogni forma di protesta contro il 'leader' era proibita e punita con pene esemplari.