2 aprile. "Forza Nuova si schiera con la gente di Torre Maura e con la sua rivolta contro l'arrivo dei rom. Così come già a Magliana, Montecucco, Massimina, Tiburtino III e Tor Bella Monaca siamo pronti ad innalzare le bandiere nere e i tricolori dietro le barricate romane che resistono all'invasione e alla sostituzione etnica."

Nelle stesse ore, il coordinatore romano di CasaPound, Mauro Antonini, si riprende in diretta da Torre Maura, dove i cittadini stanno protestando per l'arrivo di decine di famiglie rom in un centro di accoglienza.

 

Tutto è iniziato intorno alle 16, quando al centro di accoglienza "Savi" in via dei Codirossoni sono iniziate ad arrivare le famiglie di nomadi. Alcuni residenti del quartiere di Torre Maura, supportati dagli estremisti di destra di CasaPound e Forza Nuova, hanno iniziato a manifestare chiedendo alla Polizia municipale di fermare il trasferimento.

Il numero di persone che inizialmente aveva cominciato a protestare era costituito da poche decine. Con il passare delle ore, però, in strada le persone che protestavano sono diventate quasi 300 e oltre alla municipale è intervenuto anche il Reparto mobile della polizia.

Successivamente, sono iniziati gli atti di violenza, con cassonetti dati alle fiamme, con danni anche ad un paio di automezzi parcheggiati nella zona.


A seguito della protesta, come riporta il quotidiano di CasaPound il Primato Nazionale, "Virginia Raggi ha dovuto arrendersi all'evidenza: dopo la rivolta popolare a Torre Maura, estrema periferia Est di Roma, contro l'arrivo di 70 rom nel centro d'accoglienza in via dei Codirossoni, i nomadi saranno spostati nelle altre strutture cittadine entro sette giorni. La decisione è stata presa dopo un lungo incontro al VI municipio tra una delegazione dei cittadini della zona e il capo di gabinetto della sindaca Raggi, Stefano Castiglione, la dirigente dell'ufficio rom del Comune e il minisindaco Roberto Romanella: «Da domani, la Sala operativa sociale del Campidoglio inizierà a svuotare il centro», assicura Romanella".


3 aprile. «Questa è una grande vittoria dei cittadini contro la Giunta Raggi, ormai totalmente scollata dalla realtà e dalle istanze di chi dovrebbe amministrare», è il commento di Mauro Antonini, responsabile del Lazio per CasaPound.

Non gli è da meno Forza Nuova che commenta: «Via i 70 rom, la Raggi si arrende, vince la rivolta popolare, vince Forza Nuova».


E la Raggi che si è arresa davanti alle proteste dei neofascisti che cosa ha dichiarato?

«Non possiamo cedere [sic!, ndr] a chi continua a fomentare a questo clima e a parlare alla pancia dei cittadini e mi riferisco prevalentemente a Casapound e Forza Nuova.

Sono intervenuta questa notte per evitare che la situazione degenerasse, c'era un clima molto pesante, d'odio. La procura ha anche aperto un fascicolo proprio per odio razziale.

Il quartiere è stato gravato per tanti anni da problematiche e pressioni sociali. Per questo motivo sono intervenuta per tutelare i tanti cittadini onesti del luogo e i 33 bambini, sottolineo bambini, che rischiavano la vita e l'incolumità personale.

Li stiamo ricollocando in altri centri [sic!, ndr] di tutto il territorio cittadino, perché il dovere dell'amministrazione è quello di tutelare tutti».



E chi fomenta l'odio razziale nel Paese poteva astenersi dal rilasciare un commento sui fatti sopra descritti? Certamente no, e questo è quanto Matteo Salvini ha dichiarato: «Caos Rom nella Capitale. No ad ogni forma di violenza, no allo scaricare sulle periferie ogni genere di problemi. Ribadisco l'obiettivo per cui sto lavorando da mesi: ZERO campi Rom entro la fine del mio mandato da ministro. Chi si integra è benvenuto, chi preferisce rubare verrà mandato altrove».