"Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella Pubblica Accusa insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di Governo. Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti. Sarà il Tribunale a vagliare la fondatezza dell’accusa, con indipendenza e terzietà, guidato solo dallo scrupoloso rispetto di tutte le norme vigenti in materia".
Così la Giunta esecutiva dell'ANM di Palermo ha commentato in una nota le sgangherate dichiarazioni dei vertici del governo a sostegno dell'imputato Matteo Salvini nel processo Open Arms, per il quale la pubblica accusa, nella sua requisitoria, ha chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per aver sequestrato a bordo di una nave, nell'agosto 2019, 147 persone, impedendo loro lo sbarco in barba alle norme del diritto internazionale... riconosciute dall'Italia.
Che cosa ha detto Meloni, "la" presidente del Consiglio Meloni? Questo:È incredibile che un Ministro della Repubblica Italiana rischi 6 anni di carcere per aver svolto il proprio lavoro difendendo i confini della Nazione, così come richiesto dal mandato ricevuto dai cittadini. Trasformare in un crimine il dovere di proteggere i confini italiani dall’immigrazione illegale è un precedente gravissimo. La mia totale solidarietà al Ministro Salvini.
La signora Meloni è la stessa che pochi giorni fa dichiarava che il suo governo stava facendo la storia, seppur dimenticando di specificare sia a quale storia si riferisse, sia in quale senso la stesse facendo.
Finora, quella del governo Meloni è stata la storia di un circo, i cui protagonisti hanno messo in scena le peggiori pagliacciate, tanto da far rimpiangere come arte sopraffina l'avanspettacolo nei teatri di terz'ordine allestito da compagnie improvvisate. E a rendere ancor più grottesco il quadro è il tentativo disperato della propaganda dei media (post) fascisti che cercano di riscrivere la realtà per far credere, pensando forse di rivolgersi a dei minus habens, che il giorno sia diventato notte e viceversa.
Prima che la situazione degeneri definitivamente, è il caso che l'indifferente presidente della Repubblica si faccia sentire per ricordare a questa marmaglia (quantità di gente rumorosa e turbolenta) che almeno quando si ricoprono cariche istituzionali è imprescindibile che azioni e dichiarazioni debbano essere conseguenti al ruolo.