L'Inter è sicuramente la squadra più forte del campionato, ma è decisamente anche la squadra più aiutata a livello arbitrale. E non c'è bisogno delle virgolette. Non passa giornata di Serie A che la formazione di Marotta riceva favori e decisioni arbitrali tutte favorevoli alla sua ormai ineluttabile corsa al ventesimo scudetto della sua storia (compreso quello considerato dai più di 'cartone').
Per molto meno, qualche anno fa, venne creato ad arte il sommovimento di Calciopoli che, facendo a sua volta 'tabula rasa' dei principali avversari dell'Inter, consentì ai nerazzurri di imporsi facilmente per cinque anni di fila.
Anche contro l'Atalanta, quindi, e non poteva essere altrimenti, sono state almeno due le decisioni 'pro Inter' della VAR: la prima annulla la rete apparsa regolare del vantaggio bergamasco di De Ketelaere. Il gol viene prima concesso, poi l'arbitro Colombo nota un impercettibile tocco di mano di Miranchuk. Dopo avere rivisto le immagini, alla fine l'arbitro annulla. 
Non basta però un solo intervento della VAR a partita a favore dei nerazzurri, in questo caso di Milano. Arriva anche il secondo: ancora un tocco impercettibile, braccio non braccio, largo non largo, questa volta il colpevole è Hateboer. Decide ancora la VAR e decide, ovviamente, a favore dell'Inter. Calcio di rigore.
La partita scivola poi via nel dominio della squadra di Marotta, la più forte dell'intero campionato, Talmente forte che non servirebbero tutti questi 'aiutini' per vincere lo stesso.