Non c'è tempo da perdere. Dalle parole, ai fatti. Si parla dei Cpr, i Centri di permanenza per il rimpatrio dei migranti, che il governo ha deciso di potenziare, anche con la costruzione di nuove strutture. E così, ecco che Matteo Piantedosi, il ministro dell'Interno, rivela quale sarà il primo passo in questa direzione."Nel recepimento di una direttiva europea, avvieremo da domenica a Pozzallo (Ragusa) la prima struttura di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri, come la Tunisia", ha annunciato il titolare del Viminale. Dunque, ha precisato che il governo "lavora per fare in modo che si possano realizzare velocemente, entro un mese, procedure di accertamento per l'esistenza dei presupposti di status di rifugiato". Quindi, Piantedosi ha ribadito che ci sarà "un Cpr in ogni regione, anche se al momento sul tavolo c'è solo qualche ipotesi".

Questo è quello che riporta oggi liberoquotidiano.it nell'articolo titolato "Cpr, Piantedosi: "La prima struttura a Pozzallo", dalle parole ai fatti".

Sullo stesso argomento, si esprime anche ilgiornale.it nell'articolo titolato "La verità sui Cpr e la cauzione di 5mila euro". Ecco che cosa ha il coraggio di scrivere tale Francesca Galici:

"Dopo le polemiche, come al solito strumentali e propagandiste, dell'opposizione sulla misura dei "5mila euro" di cui tanto si parla nelle ultime ore, è intervenuto sulla questione il ministro Matteo Piantedosi. Il titolare del Viminale, durante l'evento "Sud Invest" a Benevento, ha spiegato che la possibilità di una "garanzia finanziaria" di poco meno di 5mila euro che i migranti possono versare "non riguarda le persone trattenute nei Cpr". Viene così smontata l'ennesima bugia fake della solita sinistra, perché, come ha spiegato Piantedosi, la misura sarà destinata chi troverà accoglienza nelle "strutture di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri". Rientra in questa nuova tipologia di struttura quella nuova che verrà aperta domani a Pozzallo, spiega il ministro. "Il recepimento di una direttiva europea che ci fa avviare da domani qualcosa di mai fatto prima, la partenza della prima struttura di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri, ad esempio la Tunisia", prosegue Piantedosi, che spiega come queste strutture nascano in modo tale che "si possano realizzare procedure di accertamento dei presupposti per lo status di rifugiati o dare avvio a procedura di espulsione con la prospettiva di farlo in un mese e non come avviene ora in tre anni con aggravio di costi per lo Stato".Quella di Pozzallo è "una scommessa che il Governo ha fatto per attuare una direttiva europea che prevede la possibilità di trattenerli e che l'alternativa è la garanzia anche di carattere economico per sottrarsi al trattenimento". E poi aggiunge, spiegando che questo è un progetto pilota di ampie vedute: "Se la cosa funzionerà e la porteremo avanti in maniera più estesa, risolverà una situazione annosa".Il titolare del Viminale sottolinea come la direttiva Ue "prevede la possibilità di trattenerli con un provvedimento convalidato dall'autorità giudiziaria e che l'alternativa da offrire sia che possano decidere di prestare una sorta di garanzia anche economica per evitare il trattenimento". Questa polemica è stata costruita su quella che il ministro definisce come "questione marginale", rispetto a quelli che sono gli obiettivi principali di questo governo, ossia "risolvere il problema storico di tenere le persone in un limbo per anni sul nostro territorio con grave carico sul bilancio dello Stato".

Che cosa possiamo riassumere da questi due articoli, provenienti da due diversi media di propaganda del (post) fascismo?

La prima considerazione riguarda l'argomentare ed il conseguente stato di salute mentale della signora Galici, che possiamo riassumere con il classicissimo "c'è o ci fa?"

Ma come si fa a dire che il "ricatto" dei 5mila euro, che eufemisticamente Piantedosi definisce una garanzia finanziaria, sia "l'ennesima bugia fake [sic!!!] della solita sinistra", perché sarà destinata non tanto a chi finirà nei CPR, ma a chi troverà accoglienza nelle "strutture di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri"? E questo, secondo Francesca Galici, smonterebbe l'enorme gravità del ricatto che si è inventato il governo Meloni?

La seconda considerazione riguarda i centri di permanenza che il governo vuol costruire. Con quanto dichiarato oggi da Piantedosi, chi ci capisce qualcosa non è bravo, ma bravissimo. Prima si parlava di CPR in ogni regione, adesso ecco nascere, quasi miracolosamente, le "strutture di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri". 

La terza considerazione è di Riccardo Magi, di +Europa, che ricorda che la norma ricattatoria che si è inventata il governo Meloni è illegale, in quanto la Corte di Giustizia europea nel 2020 ha già sanzionato una misura analoga introdotta... indovinate da chi? Dall'Ungheria!