E proprio a Brescia, gia importante culla della tecnologia, dove trentacinque anni si sono scritte le prime regole della realtà immersiva, si è dato vita ad un importante accordo per il futuro non solo del territorio ma anche delle generazioni future.

Promosso dall'eurodeputato Danilo Oscar Lancini si è dato il via al progetto di istituzione del Comitato tecnico scientifico sulla realtà immersiva, avente competenza europea, che tratterà solo ed unicamente gli argomenti legati alla realtà immersiva ai suoi vantaggi ed alle problematiche che dovranno essere dipanate di qui al 2030, anno nel quale entrerà in funzione la rete satellitare 6G che andrà a soppiantare ciò che oggi noi conosciamo come normale connessione internet.

Obiettivo di questo comitato, che vede tra i primi soggetti invitati anche il direttore del dipartimento di ricerca e sviluppo di Fondazione Olitec Massimiliano Nicolini, recentemente inserito tra i 100 fautori del cambiamento a livello globale dal World Marketing Summit e membro del comitato scientifico del Metaverse Standard Forum, nonché componente di due commissioni di ricerca all'interno di Fondazione Leonardo civiltà delle macchine, Fondazione presieduta dall'onorevole Luciano Violante già presidente della Camera dei deputati, sarà la rappresentazione comprensibile di che cosa questa tecnologia può fare e potrà fare per il futuro dei cittadini.

Il comitato sarà anche uno strumento che permetterà di descrivere, con un rapporto diretto sul territorio, quelle che possono essere le criticità e quelle che potranno essere le sfide che dovranno essere affrontate dai cittadini e dalle imprese locali nell'affrontare questo delicato passaggio di transizione tecnologica che possiamo paragonare al passaggio techno generazionale avvenuto nel momento in cui si è passati dal mondo fuori rete al mondo dentro la rete.

Il comitato che si presenterà al pubblico nel mese di dicembre nel corso di una conferenza che sarà tenuta a Milano, sarà solo ed unicamente composto da persone con comprovata esperienza tecnica nei singoli argomenti che costituiscono l'ecosistema complesso di tecnologie che compongono il web3, e successivamente verranno presentate già le prime ipotesi di studio per dotare l'Europa di una serie di nozioni utili a costruire un vero regolamento transnazionale legato a questo tipo di innovazione, cosa ad oggi ancora non realizzata in quanto non erano mai stati coinvolti i soggetti che a livello internazionale sono ritenuti i padri fondatori della tecnologia.

È estremamente importante che la nascita di questo comitato venga proprio dall'Italia, ed in particolar modo dalla città di Brescia che ha dato i natali ad uno dei padri nobili della tecnologia immersiva il bresciano Giovanni Nicolini al quale il centro di ricerca sulla realtà immersiva degli ospedali civili è stato intitolato, e a maggior ragione ancora più importante anche il fatto che sia stato proprio il rappresentante in Europa di questo territorio, l'onorevole Danilo Oscar Lancini, che con forza e convinzione vuole anche riportare la realtà al pari della storia, ovvero restituendo ciò che è fissato nei manuali di archeologia informatica anche alla tecnologia attuale, di fatto, proteggendo la ricerca e l'ingegno italiano che nel mondo sempre si sono distinti.

Basti pensare che la maggior parte delle intuizioni e delle invenzioni che ci permettono oggi di vivere in un'era digitale sono nate nella fascia che va dal Piemonte al Veneto, parliamo del primo personal computer fatto da Giorgio Perotto a Scarmagno, del linguaggio che permette di fare le videochiamate scritto da Giorgio Coraluppi a Vicenza, del primo microprocessore e del touch screen creati da Federico Faggin sempre a Vicenza, del sistema operativo XPL VRO fatto da Giovanni Nicolini sempre a Scarmagno, del primo telefono smartphone touch screen mai prodotto nella storia che ha visto proprio Massimiliano Nicolini far parte del team di sviluppo nel 2001 sempre a Scarmagno (Apple ci arrivò nel 2007); senza queste invenzioni del passato, come cita una nota trasmissione televisiva di tipo scientifico divulgativo, non potremmo oggi avere il mondo digitale che conosciamo e senza questi nostri concittadini italiani non avremmo mai potuto superare dei momenti di difficoltà sociale come sono stati per esempio quelli della pandemia da COVID-19 dove la tecnica e la tecnologia delle videochiamate, che oggi sono la quotidianità per tutti, hanno di fatto salvato moltissime relazioni di carattere sociale e lavorativo.

Quindi il lavoro dell'onorevole Lancini al Parlamento Europeo guidando questo comitato non sarà sicuramente facile ma la storia è tutta dalla sua parte, e come dicevano i latini i historia magistra vitae.