Milan, parla Furlani: “No a San Siro, per lo stadio puntiamo su San Donato”
“Tra tre anni l’augurio è di aver avanzato il progetto stadio: San Siro è abbandonato, puntiamo tutto su San Donato”. Così Giorgio Furlani, ad del Milan, ospite del Social Football Summit a Roma.

Bologna, guai in vista: si blocca Orsolini
l Bologna perde Riccardo Orsolini. Risentimento ai flessori della coscia sinistra per l’esterno originario di Ascoli, che si sottoporrà ad ulteriori esami nei prossimi giorni. Il 26enne ha già segnato quattro gol in questa stagione in Serie A.

Doping: il Papu Gomez si difende
Strategia difensiva di Gomez contro la squalifica per doping. Secondo Relevo il trequartista avrebbe ‘accusato’ la moglie, rea di avergli somministrato uno sciroppo, contente la sostanza in questione, per curare la tosse. Uno sciroppo per altro, acquistato mesi prima per il figlio. Gomez quindi ha deciso di appellarsi all’articolo 10.5 del Codice mondiale antidoping, che consente di cancellare la squalifica in caso di mancanza di colpa o negligenza. Da capire se tale strategia offensiva verrà accettata, visto che si tratta di un medicinale e non di un alimento o di una bevanda.

Lautaro, rabbia Argentina: “In Brasile sempre la stessa storia”
In campo nella ripresa, anche Lautaro Martinez è rimasto profondamente colpito per quanto accaduto prima di Brasile-Argentina, con i tifosi dell’Albiceleste presi a manganellate dalla polizia brasiliana con tanto di tifosi feriti e sangue. Il nerazzurro, che si è poi lasciato andare ai festeggiamenti per la vittoria per 1-0 targata Otamendi, ha commentato anche l’accaduto sui social. “È un peccato tutto quello che è successo prima dell’inizio della partita – ha scritto il Toro su Instagram -. In questo posto succede sempre la stessa cosa. Grazie a tutte le persone che sono venute per il sostegno, le difenderemo sempre sul campo”.
Il match, valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026 e che ha permesso all’Argentina di volare in testa nel raggruppamento è iniziato in ritardo a causa di disordini tra le opposte tifoserie che hanno suggerito a Messi e compagni di rientrare negli spogliatoi.
Dopo circa 20 minuti è tornata la calma, sono state fermate 8 persone, isolati i tifosi argentini da quelli brasiliani, e il presidente della Federcalcio argentina è riuscito a convincere Messi e compagni a tornare in campo per giocare la partita. così la nazionale argentina.
“Ovviamente l’abbiamo vissuta male per come è stata trattata la nostra gente, presa a manganellate dalla polizia, proprio come era già successo qui per la finale di Libertadores – è la denuncia di Messi a fine gara -. Ci sono giocatori che avevano lì le loro famiglie e si sono spaventati perché non sapevano cosa stava succedendo. La partita in questi casi passa in secondo piano. La scelta di abbandonare il terreno di gioco? Era l’unico modo per tranquillizzare la situazione. Quando poi ci hanno informato delle condizioni dei nostri cari, allora siamo rientrati per giocare”.

Casini spiazza tutti: “Espulsioni a tempo come nella pallanuoto”
Dal palco del “Social Football Summit” Lorenzo Casini ha parlato del presente e del futuro del calcio italiano. A partire dal quadro normativo. “Le leggi devono aiutare il nostro campionato, ora non è il momento giusto per togliere il Decreto Crescita – ha spiegato il presidente della Lega Serie A -. Intanto aspettiamo di raccogliere dati per capire se ha funzionato o no”. “Non è pensabile che il calcio non veda nulla di tutto quello che produce, parliamo di oltre un miliardo di euro all’anno pagato allo Stato – ha aggiunto -. Un mercato che porta a far andare via i campioni, deve spingere le squadre ad alimentare i vivai ancora di più”.

Poi qualche considerazione importante sulla questione stadi, criticità che in Italia sta frenando la crescita dei club.
“Le infrastrutture sono il problema principale. Purtroppo è un problema della Serie A, ma non è colpa della Serie A – ha precisato Casini -. La deresponsabilizzazione delle autorità istituzionali non è accettabile“. “Le squadre devono fare un minimo di mea culpa perché non hanno investito negli anni ’80 e ’90 quando potevano permetterselo – ha continuato -. Ma se vediamo oggi Milan e Inter, il problema non è per le risorse che ci sono, ma per la burocrazia. Di incapacità dei soggetti pubblici coinvolti nell’accelerare i lavori”. “Bisogna andare verso gli stadi di proprietà – ha proseguito -. Il governo si deve occupare di aiutare i comuni”.

Quanto invece al calcio giocato e alle novità che potrebbero dare più appeal allo show, Casini ha le idee chiare e indica la via da seguire facendo un paio di esempi. “Il mondo del calcio deve sforzarsi a trovare novità per attirare i più giovani, anche cambiando il regolamento – ha spiegato il presidente della Lega Serie A -. Questa è una delle sfide più importanti, le leghe mondiali ne stanno parlando e ad esempio hanno ipotizzato le espulsioni temporanee“. “Ormai le amichevoli non ci sono più, quindi la sperimentazione si può fare solo nei campionati giovanili – ha aggiunto -. Inoltre si sta già sperimentando il fuorigioco con lo spazio, reintroducendo il concetto di ‘luce’ tra attaccante e difensore“.

Novità che andranno discusse e testate e che insieme alla questione diritti tv potrebbero dare maggior visibilità alla Serie A e attirare l’interesse di più spettatori e appassionati. “Quella sui diritti audiovisivi è stata una negoziazione articolata e complessa – ha spiegato ancora Casini -. Siamo riusciti a tenere in sicurezza un settore che aveva bisogno di una stabilità di entrate. Ma sull’estero si può fare meglio e sulla pirateria siamo indietro“. “Sui diritti audiovisivi anche la Premier ha avuto difficoltà e noi a livello sportivo abbiamo fatto tre finali europee la scorsa stagione”, ha aggiunto. “Bisogna andare verso una maggiore flessibilità sulla ripartizione delle risorse – ha continuato -. Non c’è alternativa alla gestione centralizzata dei diritti tv, quello che non ha funzionato bene a livello normativo è che l’Italia è un Paese con un meccanismo ingessato”. “Questo aspetto ha influito sulla vendita dei diritti all’estero che è stata risolta solo un anno fa – ha precisato -. I primi effetti della maggiore libertà li abbiamo visti con l’ultima assegnazione dei diritti all’estero dove c’è stato un incremento del 38%”.

Per continuare a essere competitivi e ad attrarre interesse, del resto, il confronto con l’Arabia Saudita a breve potrebbe essere inevitabile. “La Saudi Pro League farà investimenti almeno fino al 2034 e potrebbero prendere altri grandi giocatori, la Fifa potrebbe intervenire a livello di regolamentazione“, ha spiegato il presidente della Lega Serie A puntando il faro sulla questione.

Infine un impegno importante per utilizzare il calcio come strumento per veicolare messaggi importanti. “In vista della Giornata contro la violenza sulle donne ho chiesto di fare di più – ha il numero uno della Lega Serie A -. In questa giornata di campionato avremo una maglietta, i capitani leggeranno una poesia. Il calcio può essere un veicolo fondamentale“. Casini ha poi parlato anche di sostenibilità sottolineando i vari obiettivi per il 2030. “Per esempio – ha concluso – vogliamo eliminare i cori razzisti dagli stadi“.

De Biasi lascia l’Azerbaijan: “I nostri risultati restano storici”
Gianni De Biasi non è più il commissario tecnico dell’Azerbaijan. Dopo tre anni alla guida della selezione azera, con un percorso con discreti successi, il tecnico italiano ha infatti deciso di dimettersi: “Prima di cominciare a parlare, dico immediatamente che ho maturato la decisione di non rimanere più in Federazione, anche se ritengo di aver fatto un ottimo lavoro in questo ultimo anno. La squadra ha dimostrato una crescita notevolissima e ha raggiunto risultati che per l’Azerbaigian sono storici. Abbiamo fatto 7 punti in un girone a 5 squadre, in una qualificazione europea, abbiamo fatto cinque vittorie consecutive, cosa che non era mai avvenuta prima. Abbiamo dimostrato contro grandi squadre tipo Belgio all’andata, Austria e Svezia di essere sulla strada giusta, di aver costruito un gruppo di giocatori interessante ma per quanto mi riguarda io mi fermo qui”.

Arbitri: Juve-Inter a Guida, Milan-Fiorentina a Di Bello
Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R e degli A.V.A.R che dirigeranno le gare valide per la 13ª giornata del Campionato di Serie A 2023/24 in programma domenica 26 novembre.


SALERNITANALAZIO Sabato 25/11 h.15.00
PRONTERA
BACCINI – CECCONI
IV: PEZZUTO
VAR: PAIRETTO
AVAR: NASCA
ATALANTA – NAPOLI Sabato 25/11 h.18.00
MARIANI
GIALLATINI – ROSSI L.
IV: GHERSINI
VAR: VALERI
AVAR: PATERNA
MILAN – FIORENTINA Sabato 25/11 h.20.45
DI BELLO
DEI GIUDICI – MARGANI
IV: RAPUANO
VAR: MAZZOLENI
AVAR: PAGNOTTA
CAGLIARI – MONZA h. 12.30
MARCHETTI
VECCHI – PERROTTI
IV: VOLPI
VAR: SERRA
AVAR: GARIGLIO
EMPOLISASSUOLO h. 15.00
SOZZA
DI MONTE – RICCI
IV: SANTORO
VAR: NASCA
AVAR: PAIRETTO
FROSINONE – GENOA h. 15.00
ZUFFERLI
COSTANZO – PASSERI
IV: MARINELLI
VAR: FABBRI
AVAR: PAGANESSI
ROMA – UDINESE h. 18.00
MASSIMI
ROCCA – RASPOLLINI
IV: MARCENARO
VAR: PATERNA
AVAR: LONGO S.
JUVENTUS – INTER h. 20.45
GUIDA
MELI – ALASSIO
IV: MASSA
VAR: IRRATI
AVAR: MERAVIGLIA
H. VERONA – LECCE Lunedì 27/11 h. 18.30
LA PENNA
BERTI – BOTTEGONI
IV: AYROLDI
VAR: MARINI
AVAR: MAGGIONI
BOLOGNA – TORINO Lunedì 27/11 h. 20.45
COLOMBO
DEL GIOVANE – YOSHIKAWA
IV: TREMOLADA
VAR: GARIGLIO
AVAR: MAZZOLENI

Mourinho manda un messaggio alla Roma: “Non so se resto”
José Mourinho si è confessato in una intervista al TG1, la cui versione integrale andrà in onda nei prossimi giorni. “Mourinho resterà qui? Non lo so… L’ultima volta che ho parlato con Dan (Friedkin, ndr) è stato 10 minuti dopo la Lazio, in ufficio. La settimana scorsa ho parlato con Ryan. Parliamo del lavoro di oggi non di rinnovo“. Sulla possibilità di una terza finale europea di fila. “Sogno un’altra finale. Nella storia della Roma è stata la prima volta che ha fatto due finali europee di fila. Se pensi a tre? Pensi a squadre mitiche. Non ci proviamo? Certo, ci proviamo”.
L’allenatore della Roma ha parlato anche di Francesco Totti, ma ha dribblato l’ipotesi di un suo ritorno in società. “È il numero 1 della storia della Roma – ha aggiunto Mourinho – Collaborare con lui? Capisco la domanda, ma devo rispondere in modo ‘difensivo’. Ho anche la fama di essere difensivo, anche se la mia squadra segna sempre tanti gol. È una cosa tra Francesco e la società”.

Ahi Salernitana: dopo Ochoa anche Dia può saltare la Lazio
La Salernitana è in ansia per Boulaye Dia. L’attaccante ex Villarreal ha accusato dei problemi fisici con la nazionale ed è rientrato ieri sera in Campania, con Inzaghi che dopo Ochoa rischia di perdere anche il suo bomber per la sfida contro la Lazio. Fonti senegalesi riferiscono che il calciatori, in panchina contro il Sud Sudan, non sia stato convocato proprio per noie fisiche per il match contro il Togo.
Oggi verrà sottoposto ad esami strumentali per capire l’entità dell’infortunio. Non è tutto però perché, come riportato nell’edizione odierna dal Corriere dello Sport, sarà out pure Tchaouna. Lo staff medico spera nvece di poter recuperare Cabral, che dovrebbe sostituire uno dei giocatori nella lista over, con Stewart e Botheim indiziati a fargli posto.

Roma, che tegola: si ferma Renato Sanches
Renato Sanches rischia di non prendere parte alla sfida contro l’Udinese. Dopo aver giocato qualche spezzone di partita con Slavia Praga e Lazio, il centrocampista portoghese sembrava lanciato verso la titolarità nel match contro i friulani, tuttavia un problema muscolo tendineo lo ha frenato nel corso della pausa per le nazionali tenendolo in dubbio per il prossimo match di campionato. Il giocatore lusitano è stato sottoposto ai controlli del caso come riportato da Il Messaggero e verrà valutato nelle prossime ore.

Sky - Osimhen guarito, c’è la possibilità concreta di vederlo a Bergamo: le ultime
Nel corso di Sky Sport 24, è intervenuto da Castel Volturno l'inviato Francesco Modugno: "C’è una possibilità concreta di vedere Osimhen almeno tra i convocati di Mazzarri per Bergamo, con un minutaggio poi da gestire. Infatti con quelle fasce muscolari così possenti una certa cautela è sempre imposta. C’è la voglia, però, di ritrovarlo, soprattutto da parte di Osimhen. Il giocatore è guarito e sta lavorando per quell’obiettivo. Anche oggi un lavoro personalizzato un po’ a parte in palestra e poi in gruppo col pallone. Tutti segnali incoraggianti, c’è la possibilità concreta di vederlo per Bergamo. Intanto Mazzarri dovrà scegliere un sostituto: il centravanti alla Simeone che ricalca un po’ i profili dei grandi numeri 9 allenati dal tecnico di San Vincenzo o un centravanti atipico come Raspadori.
Forse ci sarà anche Zielinski, debilitato dall’influenza ma che sta meglio, anche lui va un po’ monitorato come Anguissa che deve rientrare dalla nazionale".

UFFICIALE - ADL operato al menisco dal prof. Mariani: la nota della SSCNapoli
Aurelio De Laurentiis è stato sottoposto oggi, presso la clinica Villa Stuart di Roma, a un intervento al menisco mediale del ginocchio destro. De Laurentiis è arrivato in clinica alle 16 ed è stato dimesso alle 20. L’intervento, perfettamente riuscito, è stato effettuato dal professor Pierpaolo Mariani. Questa la nota ufficiale pubblicata sui propri canali social dalla SSCNapoli.