Fiorentina, Commisso torna a New York: “Vado a salutare Joe, ma torno presto”

“Ciao ragazzi, io devo partire. Partiamo con Alessandro Ferrari e Pradé, vado con loro a salutare Joe. Ci vediamo tra poche settimane, non di più. Sono stato contento di venire qua a guardarvi, mi avete fatto bene”. Queste le parole del presidente e proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso, rivolte alla squadra dopo l’allenamento svolto al Viola Park, in un video sui canali ufficiali del club gigliato, prima di rientrare negli Usa per seguire il funerale di Joe Barone, martedì a New York.
Infine, Rocco Commisso, che ha seguito tutto l’allenamento a bordo campo, sempre rivolgendosi alla squadra ha detto: “Grazie di tutto” prima di andare incontro a Vincenzo Italiano; tra loro un lungo abbraccio, molto intenso e significativo, a testimoniare il brutto momento che tutta la Fiorentina sta vivendo per la scomparsa del direttore generale


Marotta: “Tra due anni lascio l’Inter e mi dedico ai giovani”

L’annuncio è di quelli importanti: “Tra due anni, quando terminerà il mio contratto con l’Inter, mi occuperò solo dei giovani”. A farlo è stato Beppe Marotta, l’a.d. dell’Inter, intervenuto dalla Sala Montanari di Varese, accanto all’a.d. del Varese Basket Luis Scola, per parlare dell’importanza del termine “sostenibilità nelle società sportive di oggi”.
Marotta ha poi spiegato: “Senza impianti e centri di allenamento non si può ottiene nulla, purtroppo in Italia scontiamo la mancanza di sensibilità politica verso lo sport. Poi abbiamo carenze nel mondo della scuola: pensate che in Olanda l’Ajax e le scuole di Amsterdam si dividono il compito di allenare i ragazzi… Qui cosa facciamo? Il settore giovanile è il patrimonio più grande di una società, soprattutto dal punto di vista umano. Sono sempre più convinto che far pagare lo sport ai giovani sia sbagliato: dovrebbe essere gratuito, perché così si riuscirebbero a coinvolgere anche le famiglie povere, quelle in cui si nascondono i campioni, come accadeva una volta”.


Inter, De Vrij rischia uno stop di due settimane

Stefan de Vrij è già rientrato ad Appiano Gentile dopo il problema agli adduttori accusato nel ritiro con la Nazionale olandese. Il difensore è già stato visitato da medici dell’Inter, in attesa di avere il referto degli accertamenti effettuati in Olanda, che non sono ancora disponibili. Simone Inzaghi potrebbe dover fare a meno di lui per due settimane e dunque non averlo a disposizione per la gara di Pasquetta contro l’Empoli a San Siro alla ripresa del campionato dopo la sosta per le Nazionali. Dovrebbe comunque essere scongiurato il lungo stop.
In attesa della sentenza sul caso Acerbi-Juan Jesus, scelte praticamente obbligate per il tecnico nerazzurro in difesa con Bisseck – che farebbe parte dell’undici iniziale per la settima volta in stagione in campionato – insieme a Pavard e Bastoni. Carlos Augusto, reduce da una elongazione muscolare al soleo della gamba destra, ‘vede’ il rientro tra i convocati ma dovrebbe partire dalla panchina.

Calhanoglu: “Manca poco per lo scudetto. E io resto all’Inter”

Hakan Calhanoglu vede vicino il traguardo scudetto: “Manca poco ma mancano altre partite importanti, ci penseremo a tempo debito. Avrebbe un gusto particolare vincerlo col Milan secondo? No, vediamo… sono calmo, come tutta la squadra e pensiamo solo a noi stessi”. Il centrocampista turco parla dopo la sconfitta contro l’Ungheria in esclusiva a Sportmediaset: “L’eliminazione dalla Champions League ai rigori? Ci abbiamo provato ma il calcio va così, ritenteremo la prossima stagione e ora pensiamo al campionato. Se resto all’Inter? Certo”.
Calhanoglu fa i complimenti a Vincenzo Montella, che ha portato la Turchia a qualificarsi per Euro 2024: “Per noi è stato importante, è entrato bene nello spogliatoio e sa come gestire la squadra. C’è un bel clima con lui, siamo contenti”. Infine un commento su Yildiz, giovane talento della Juventus: “Sta crescendo, come altri 2-3 elementi giovani che abbiamo in squadra”.



Nba, per i Lakers vittoria che vale i play-in

Vittoria importante in chiave posizionamento per il play-in a Ovest dei Lakers sui Sixers, anche perché nel frattempo Golden State crolla in casa contro i Pacers. Colpo in trafserta dei Pelicans che passano a Miami, Boston travolge Detroit. Vittorie fuori casa anche per i Thunder a Toronto, per i Clippers a Portland e per Memphis che vince in volata sul campo degli Spurs.



MotoGp Portogallo, Bastianini in pole-position davanti a Vinales e Martin

E’ Enea Bastianini a conquistare la pole position nelle qualifiche a Portimao in 1:37.706. Il rider Ducati ha preceduto l’Aprilia di Maverick Vinales e la Pramac di Jorge Martin. Quarto Pecco Bagnaia, ottavo Marc Marquez. Esclusi dal Q2 Aleix Espargaró (13°) Di Giannantonio (14°) e Morbidelli (17°).


MotoGp: Bagnaia sbaglia, Vinales vince la sprint a Prtimao

Maverick Vinales vince la gara sprint in Portogallo della MotoGp. Prima vittoria con l’Aprilia per lo spagnolo, che precede i connazionali Marc Marquez e Martin. Bagnaia parte forte e comanda la gara fino agli ultimi giri, poi un errore lo condanna al quarto posto finale.


Vinales: “Sono felice, possiamo solo crescere”. Marquez: “Confidenza con la Ducati in aumento”

“Sono contento e felice di essere tornato nelle prime posizioni, sono concentrato per domani ma voglio anche godermi questa prima vittoria con l’Aprilia. Qui abbiamo avuto più tempo per lavorare sulla moto e i risultati si sono visti. Molto meglio il setting, la frenata e l’accelerazione. In Qatar c’era troppo grip, ha mandato in crisi l’assetto. Dobbiamo migliorare ancora ma i ragazzi hanno fatto un gran lavoro da Qatar ad oggi. Siamo già ad un gran livello ma possiamo ancora migliorare. Si tratta di trovare un assetto sempre uguale, perché la nostra moto fin qui si è dimostrata troppo sensibile. Credo però che possiamo solo crescere”. Maverick Vinales festeggia la vittoria nella Sprint di Portimao guardando avanti, verso il GP full distance della domenica ed è convinto che – in senso positivo – il successo nella prima gara del weekend sia un punto di non ritorno.
Primo podio con la Ducati per Marc Marquez che sorride a trentadue denti soprattutto pensando ai suoi margini di miglioramento sulla moto italiana:

“Nelle qualifiche avevo capito che sarebbe stato difficile. In qualifica ho commesso un errore, ho tolto l’abbassatore troppo presto. In gara sono stato fortunato al primo giro con una buona partenza, sono tornato negli ultimi giri per attaccare con la posteriore. Il mio sorpasso su Martin? Ho fatto la mia staccata, ho visto che c’era una possibilità e mi è andata bene. Sono contento perché è stata tutta una questione di confidenza e lui ne ha molta più di me sulla Ducati”.

Da parte sua, Jorge Martin prova a vedere il bicchiere mezzo pieno al termine di una Sprint compromessa da una partenza sottotono e da qualche problema di troppo già nei primi giri:

“Partenza disastrosa, è stata una gara complicata: da questo punto di vista il podio non è male. Peccato non essere riuscito ad attaccare Vinales, ad un certo punto mi sentivo più forte di lui. Dopo tre o quattro giri purtroppo ho iniziato ad accusare tante vibrazioni al posteriore. Stando dietro a Maverick poi è salita la pressione. Ne finale ero in sofferenza ma pensavo che Marquez non mi attaccasse. Sono comunque abbastanza soddisfatto, visto come si erano messe le cose”.