Donald Trump alla Casa Bianca continua a creare molte perplessità, sia per il personaggio in sé che ha dimostrato finora di saper interpretare mille ruoli ma non quello di statista che la carica da lui ricoperta richiederebbe, sia per le scelte legislative caratterizzate da divieti e isolazionasmo.

La spesa del denaro pubblico per Donald Trump deve essere più che generosa se mirata a "proteggere" la sicurezza e il benessere dei cittadini americani con armi e muri. Invece, se la difesa dei cittadini non riguarda gli attacchi di presunti terroristi islamici, ma quella ben più reale legata alla salute, allora i soldi dei contribuenti devono essere spesi oculatamente, facendo ricorso il meno possibile alle risorse pubbliche.

Dove stia la logica in questa scelta è difficile capirlo. Il bilancio degli USA, secondo Trump e i suoi membri dello staff, deve proteggere la vita degli americani dagli attacchi dello Stato Islamico, ma gli stessi cittadini possono crepare tranquillamente, senza che nessuno abbia motivo di indignarsi, se vengono uccisi da infarti, diabete o qualsiasi altro tipo di malattia.

Tale banale considerazione non doveva essere del tutto sconosciuta a Barack Obama che si è battuto per approvare un piano sanitario che consentisse un minimo di assistenza anche a coloro che non erano in grado di stipulare un'assicurazione medica.

Questo lunedì i repubblicani erano chiamati ad iniziare a smantellare l'Obamacare di Obama. Ma nonostante che alle due camere i repubblicani abbiano la maggioranza, non sembrano però ancora avere le idee chiare su quale sia la strada alternativa per fornire comunque un certo grado di assistenza a chi non possa permettersi un'assicurazione.

Rendere obbligatoria un'assicurazione medica utilizzando la strada del credito d'imposta lascia molti dubbi visto che chi non ha reddito o un basso reddito non sarebbe comunque in grado di stipulare polizze che possano garantire un'assistenza degna. Inoltre, il piano di Obama, seppure "annacquato" rispetto alle intenzioni originali, ha acquistato consensi anche in molti stati a maggioranza repubblicana.

Qualunque saranno le decisioni dei repubblicani, quello che appare chiaro è che, in generale,  diminuirano garanzie e tutele per chi non abbia un reddito minimo sufficiente per pagarsele.