Il rilevamento del Nooa delle 5:00 (ora locale) indica che l'uragano Irma si sta spostando alla velocità di 30 km/h verso la costa nord occidentale della Florida ed è atteso in Georgia nel pomeriggio (ora della costa orientale gli Stati uniti) e, successivamente, in Alabama.

A dispetto delle previsioni, il tratto di mare dalle Keys a Naples (costa est della Florida), dove Irma ha iniziato il suo ultimo tragitto sulla terra ferma non ha rafforzato l'uragano, che da categoria 2 è arrivato nella popolosa area intorno a Tampa con venti tra i 120 e i 130 km/h, facendolo così declassare a categoria 1.



Pioggia, acqua alta, qualche inondazione, rami rotti, qualche albero sradicato, mancanza di elettricità, alcuni edifici anche seriamente danneggiati... ma niente a che vedere con quianto accaduto nei Caraibi. Solo questi - al momento - sembrano essere i danni causati da quella che avrebbe dovuto essere una tempesta epocale. La notevole dose di allarmismo ha comunque reso possibile che venissero prese tutte le misure precauzionali a salvaguardia della popolazione e, dove possibile, delle infrastrutture. E sicuramente questo è stato positivo.

Irma si è quindi rilevato, a meno che in Georgia per qualche strana coincidenza del caso e della natura non abbia la possibilità di "risvegliarsi", un uragano distruttivo solo per molte isole dei Caraibi che oltre ad aver avuto danni materiali ingentissimi, hanno dovuto registrare anche numerosi morti, circa 30.