di Guglielmo Ferraro

Il Dr. Andrew Wakefield fu autore di uno studio condotto al Royal Free Hospital nel 1998, che mise in correlazione il vaccino trivalente MPR con lo sviluppo di forme autistiche e con una serie di enteropatie. Diversi anni dopo venne accusato di frode scientifica e fu quindi radiato dal British General Medical Council (Ordine dei Medici Inglese). Quella ricerca venne sostanzialmente riabilitata dalla completa assoluzione, in appello, del suo coautore, il Prof. Walker Smith. Sembra però che i nostri “esperti” non abbiano ancora ben recepito questa notizia.

 Diverse ricerche successive, come quella condotta recentemente dal Dr. Steve Walker, hanno confermato i risultati di Wakefield. Ma neanche queste rilevanti informazioni vengono normalmente divulgate.

Possiamo anche constatare che non è mai stata fornita alcuna prova inconfutabile che dimostri l’impossibilità di un nesso causale tra vaccini e autismo.

I soliti “esperti” continuano però a negare, con tracotante e colpevole certezza, la possibilità di tale connessione. Nelle loro argomentazioni, un posto di primo piano è riservato immancabilmente alla vicenda di Wakefield. Il medico inglese, a differenza di quanto si vorrebbe far credere, non commise alcun illecito e nella sua ricerca non si verificarono sostanziali irregolarità. Ciò che “infastidì” furono i suoi risultati. L’autopromozione di verità di comodo, presentate come “evidenze scientifiche”, in nome di una non ben definita “comunità scientifica”, risulta essere, purtroppo, l’attività preferita da chi detiene le redini della scienza medica. Quale significato essi attribuiscano a queste espressioni è però poco chiaro.

A chi può giovare una scienza fortemente autoreferenziale che non accetta confronti, che non ammette dissensi e che attacca violentemente chiunque osi esprimere dubbi?

Il Senato italiano ha appena bloccato la proiezione di “VAXXED”, il film documentario nel quale Wakefield ribatte punto per punto a tutte le accuse che gli furono rivolte.

Ma cosa si cela dietro questa censura? Si teme forse che la comprensione dei fatti possa scalfire gli interessi delle benefiche lobby del farmaco?

Potranno sanzionare tutti i medici “scomodi”. Potranno isolarli e additarli come ciarlatani, ma non sarà mai possibile incatenare la verità. Prima o poi la si dovrà accettare.