Il Tar di Lecce ha recentemente accolto il ricorso presentato da Gruppo Danieli, che ha portato all’annullamento dell’aggiudicazione a favore di Paul Wurth e alla conseguente sospensione dell’intera procedura selettiva promossa da Dri D’Italia S.p.A., controllata al 100% da Invitalia, per la realizzazione dell’impianto per la produzione di preridotto nell’area dell’ex Ilva di Taranto.


Gruppo Danieli, Tar annulla l’assegnazione dell’appalto a Paul Wurth

La decisione del Tar rappresenta una vittoria significativa per Gruppo Danieli, azienda specializzata nella costruzione di impianti industriali, che ha impugnato l’assegnazione dell’appalto a Paul Wurth. Il progetto, del valore di circa un miliardo di euro, prevedeva la creazione di un impianto per la produzione di preridotto, un materiale fondamentale nell’industria siderurgica, utilizzando idrogeno verde per contribuire alla decarbonizzazione dell’area ex Ilva. La disputa legale è nata nell’ottobre 2023 con la presentazione del ricorso al Tribunale di Lecce dopo l’assegnazione dell’appalto a Paul Wurth da parte di Dri D’Italia: il Gruppo friulano ha quindi contestato la decisione sostenendo che, poiché erano in gioco risorse pubbliche, la società guidata da Stefano Cao era vincolata a seguire la procedura stabilita dal Codice dei Contratti Pubblici. Tuttavia, secondo quanto comunicato da Dri d’Italia a Gruppo Danieli, la selezione sarebbe stata effettuata in base all’adeguatezza rispetto alle esigenze specifiche indicate nell’invito, anziché rispettare le normative pubbliche.


Gruppo Danieli: procedura di gara da rifare per violazione del Codice dei Contratti Pubblici

Il Tar ha dunque ribadito l’applicabilità del Codice dei contratti pubblici: l’offerta di Paul Wurth non ha infatti soddisfatto i requisiti richiesti. “L’offerta presentata dalla controinteressata non è conforme a quanto richiesto dalla stessa stazione appaltante, poiché difetta della previsione, sotto il profilo tecnico ed economico, di una delle fasi in cui si articola la commessa in questione, ossia quella della costruzione dell’impianto”, si legge in una nota. In questo caso, la stazione appaltante, “una volta riscontrata la mancanza di un elemento costitutivo indispensabile ai fini della sua valutazione, ne avrebbe dovuto disporre l’esclusione dalla procedura di gara”. In seguito al ricorso presentato da Gruppo Danieli, l’assegnazione a favore di Paul Wurth è stata annullata, poiché il contratto, assegnato in modo illegittimo, non può essere siglato tra le due parti. Sarà quindi necessario avviare una nuova procedura di gara per la progettazione e la realizzazione dell’impianto.