La qualità di Giorgia Meloni e quella del suo governo sono perfettamente rappresentate dalla qualità dei suoi ministri: incapaci, sfiduciabili, razzisti... È un dato di fatto, dimostrato dalle cronache.

Questa è l'uscita odierna del ministro dell'Istruzione e del (de)merito, il leghista Valditara:

"Se si è d'accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l'italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l'arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell'apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci".

Prima di tutto è da notare che il ministro dell'Istruzione non sa cosa sia l'italiano, mescolando nello stesso periodo futuro e congiuntivo così... alla come viene viene. Evidentemente, lo sforzo intellettuale per rabberciare il concetto deve esser stato per lui tremendo e, pertanto, non ha potuto far di meglio.

Ma, italiano a parte, quello che fa rabbrividire è il contenuto scritto da Valditara, che parla di Costituzione per far intendere, a chi legge, che lui la Costituzione non sa neanche cosa sia... come dimostra il seguito del suo post:

"L'inclusione può avvenire assimilando i nuovi arrivati sui valori fondamentali, quelli che sono racchiusi nella Costituzione e che appartengono alla identità di chi accoglie, oppure realizzando la società del melting pot dove ognuno pensa e fa ciò che vuole. La prima società ha un futuro ordinato e prospero, la seconda ha di fronte a sé la disgregazione e il caos".

Ma dove è scritto nella Costituzione che ognuno è obbligato a pensare e a fare ciò che pensa e fa un tizio come Valditara... che di problemi ne deve aver tanti?

Non solo questa gente (ministri del governo Meloni) scrive delle enormi bestialità, ma neppure si rende conto delle bestialità (istituzionali, culturali, logiche...) che scrive.