La Russia sta predisponendo tutta la documentazione necessaria a citare in giudizio "davanti a corti internazionali" (non indicate) l'Ucraina per "atti terroristici".

Ad affermarlo, durante un'intervista a Channel One riportata dalla Tass, è l'ormai famosissima Maria Zakharova. 

Secondo quanto riferito dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, la documentazione include l'attacco al ponte di Crimea, l'omicidio della giornalista Daria Dugina e del corrispondente di guerra Vladlen Tatarsky, l'attentato al co-presidente del partito Una Russia giusta – Per la verità, Zakhara Prilepin.

Non fa invece parte della documentazione, l'attentato al Crocus City Hall, perché l'investigazione è ancora in corso.

Zakharova ha detto anche che, attraverso canali diplomatici, documenti rilevanti sono stati inviati al governo ucraino al fine di adottare misure antiterrorismo:

"Stiamo parlando - ha dichiarato - dei requisiti della Convenzione internazionale del 1997 per la repressione degli attentati terroristici e della Convenzione internazionale del 1999 per la repressione dei finanziamenti al terrorismo. Stiamo parlando di richieste per l'arresto immediato e l'estradizione di tutte le persone coinvolte in questi attacchi terroristici [perpetrati sul suolo russo]", ha sottolineato.

Tra le richieste di Mosca c'è che Kiev arresti il ​​capo del Servizio di sicurezza ucraino (SBU), Vasily Malyuk, che "il 25 marzo ha cinicamente ammesso che l'Ucraina aveva organizzato il bombardamento del ponte di Crimea nell'ottobre 2022 e ha rivelato i dettagli dell'organizzazione di altri attacchi terroristici in Russia".