Con le moderne tecnologie oggi noi possiamo dare la possibilità a delle persone che vengono condannate a scontare una pena con misure alternative di avere una vita molto più socializzante rispetto a quella che hanno con gli strumenti che sopra abbiamo descritto, abbiamo anche visto quali sono le grandi criticità di questo tipo di strumenti e quali siano gli scarsi risultati che sono stati raggiunti in oltre vent'anni di utilizzo.

Questo protocollo che prende il nome di OPM ENTOR è stato sviluppato dal ricercatore italiano Nicolini Massimiliano, e sarà sicuramente molto importante per il  miglioramento della società e per il rispetto totale dei diritti di tutti.

Partiamo dal presupposto che oggi ogni singola persona trasferisce ogni sua attività giornaliera all'interno di uno smartphone, o comunque di un sistema informatico di terzi, affidando quindi una sorta di controllo implicito a soggetti non istituzionali che fra l'altro poi utilizzano i dati per scopi totalmente diversi rispetto a quelli della rieducazione e del reinserimento sociale.

Ecco perché nella valutazione della creazione di un sistema più moderno e meno invasivo si è pensato di combinare diverse tipologie di sistemi e quindi di utilizzare degli oggetti d'uso comune, come possono essere per esempio dei moderni smartwatch, però collegati ad un chip sottocutaneo che funge da chiave di lettura e che ovviamente non può essere tolto con facilità.

Sicuramente il pensiero primo che nasce è quello di un'invasione della privacy, e magari anche di una violenza di tipo fisico visto che andiamo ad inserire un oggetto all'interno del corpo di una persona, ovviamente per fare questo deve essere dato un consenso espresso da parte del soggetto che deve approvare questo tipo di siste ma di controllo per poter beneficiare delle misure alternative a lui concesse.

Ci aiuta anche in questo momento la possibilità di sviluppare degli algoritmi di intelligenza artificiale che vanno a sostituire l'attività dei soggetti che effettuano il controllo, se come abbiamo visto sopra abbiamo la necessità che un operatore fisicamente vada ad effettuare un controllo visivo della persona, questo operatore può essere sostituito con un operatore avatar che effettua un controllo a distanza attraverso l'acquisizione costante nel tempo di una serie di informazioni, informazioni che vengono poi elaborate e ricostruiscono il percorso di reale condotta dell'individuo senza possibilità di errore.

Questo potrebbe essere un grande aiuto anche nella premialità dei comportamenti positivi e risocializzanti dei soggetti perché ci sarebbe la capacità di poter documentare costantemente nel tempo l'effettivo comportamento del soggetto, e quindi anche valutare in caso di situazioni contingenti che possono portare ad un errore come effettivamente quelle siano state un episodio isolato giustificabile e non un pregiudizio di condotta abituale.

Come dicevamo il sistema è in grado sostanzialmente di auto monitorare e quindi dare un grande supporto e un grande aiuto alle forze che, il numero sempre ridotto, devono sopperire ed effettuare i controlli sulle persone che hanno beneficiato delle misure alternative; di certo un grande vantaggio che può avere questo tipo di strumento è anche quello di permettere al soggetto, sapendo di essere comunque tenuto al controllo ed avendo accettato questo tipo di controllo, di poter riacquisire una vita tesa alla risocializzazione e alla normalità, se per esempio guardiamo e valutiamo i controlli che vengono effettuati magari nelle ore notturne quando le persone sottoposte alle misure alternative per esempio della messa in prova piuttosto che degli arresti domiciliari con permesso di lavoro si trovano a dover affrontare, proviamo a immaginare quale disturbo di natura psicofisica può dare un continuo risveglio notturno per semplicemente presentarsi alla porta o alla finestra e far vedere che si è in casa in quel preciso momento, questo tipo di dispositivi in realtà può sopperire molto bene sotto questo principio perché può analizzare concretamente correttamente l'esatta e la corretta posizione del soggetto attraverso i sistemi di localizzazione satellitare ed in più può effettivamente verificare che il soggetto sia realmente presente all'interno dell'ambiente questo perché il chip sottocutaneo fa da chiave di controllo dell'apparecchio attraverso il quale le informazioni vengono trasmesse ogni pochi secondi e quindi la certezza assoluta della presenza del soggetto diventa una modalità di garanzia che la misura viene rispettata in maniera completamente autonoma dimostrando che la persona sta rispettando correttamente tutte le prescrizioni e che effettivamente è meritevole di un reinserimento sociale sempre più favorevole è sempre più positivamente orientato alla riduzione di recidiva.

Il dispositivo fra l'altro poi può anche riuscire a verificare quelle disposizioni e prescrizioni che normalmente si riescono a controllare solo in caso di controlli sporadici, proviamo a immaginare la disposizione che vieta di frequentare soggetti che sono pregiudicati o ambienti che non sono stati autorizzati alla frequentazione come per esempio sale da gioco, locali da ballo, pub, bar particolari, o zone particolari; in questo caso il dispositivo analizza in maniera automatica e sotto l'influenza della intelligenza artificiale programmata il controllo di tutti questi aspetti e quindi rende di per sé immediato da una parte la segnalazione al soggetto quindi non rendendo immediatamente afflittiva la potenziale elusione della prescrizione, ma avvisando il soggetto che e vicino a situazioni che potrebbero diventare lesive e potrebbero portare ad un peggioramento della misura alternativa concessa in virtù dell'obiettivo di reinserimento sociale; ovvio è che se questo tipo di segnalazione da parte del dispositivo viene ignorata automaticamente il dispositivo inoltrerà una comunicazione alle autorità ed andrà a scrivere su un registro digitale che in un determinato momento e luogo si è mancato di rispettare le prescrizioni.

Per verificare eventuali falsi positivi, per esempio se io prendo una metropolitana e all'interno di questa metropolitana ci sono dei soggetti monitorati dalla polizia giudiziaria non è detto che io sia andato per incontrare loro ma mi ci sono trovato per questioni contingenti, essendo la metropolitana un mezzo pubblico è normale che per un momento di tempo posso anche tra virgolette risultare vicino e non essere in linea con quelle che sono le prescrizioni virgola in questo caso l'algoritmo di controllo è in grado di distinguere attraverso l'analisi del modello comportamentale qual è la reale situazione che si è verificata e quindi se io sono nella metropolitana mi siedo accanto a un'altra persona che sta scontando una misura alternativa senza saperlo automaticamente l'algoritmo capisce se io sto interagendo con questa persona nella violazione delle mie prescrizioni oppure se semplicemente per casualità mi ci sono seduto accanto.

E chiaro che potremmo leggere questa presenza costante del dispositivo bioinformatico come un qualcosa di particolarmente ed estremamente lesivo della privacy del soggetto, però ricordiamo che questo tipo di misura viene comunque somministrata con l'assenso del soggetto che quindi viene informato completamente di tutto ciò che il dispositivo bioinformatico fa e quindi una volta informato da questo punto di vista è libero di scegliere se aderire all'utilizzo del dispositivo o meno, esiste poi anche la capacità del dispositivo di costruire delle banche dati comportamentali del soggetto e di andare periodicamente ad eliminare determinati dati, quindi l'algoritmo effettua i controlli verifica che nell'arco di 1,2 o 7 giorni non si sono verificate irregolarità e quindi da ora questo punto di vista elimina completamente tutti quelli che erano i dati che erano stati archiviati per analizzare il suo comportamento e la verifica delle prescrizioni imposte.

Certo e che un utilizzo ampio di questo tipo di strumenti diventa molto interessante nel momento in cui possiamo anche acquisire, su base di dati anonimizzati, delle informazioni che possono sempre meglio strutturare costruire quella che è la base dei dati che vanno a migliorare e a raffinare quelli che saranno i modelli comportamentali utilizzati dall'algoritmo per auto apprendere e migliorare la sua modalità di controllo, quindi ci sarà un primo periodo di grande sperimentazione dove si verificheranno anche probabilmente dei falsi positivi ma che con il continuo uso della tecnologia diventeranno sempre meno fino ad azzerarsi completamente.

Ultimo ma non per importanza è sicuramente quello che potrebbe essere il costo di questo dispositivo che oggi sembra essere diventato come abbiamo letto sopra nella premessa storica uno dei motivi per i per i quali non vengono disposti dei permessi o delle misure alternative proprio per la mancanza dei dispositivi e per il loro esagerato costo e soprattutto per il costo di manutenzione, qui ragioniamo su dispositivi a bassissimo costo che potrebbero addirittura anche essere comprati dallo stesso soggetto che vuole aderire alle misure alternative virgola e che si basano su tecnologia satellitare 6G che quindi hanno la possibilità di avere una copertura globale a livello mondiale di quello che è il soggetto e di avere una certezza totale di copertura assoluta del segnale in qualsiasi condizione.