Nel pomeriggio di giovedì dalla Facoltà di Lettere dell'Università Carolina,  in piazza Jan Palach a Praga, un uomo ha aperto il fuoco uccidendo, secondo gli ultimi aggiornamenti, almeno 15 persone e ferendone 24, passanti che transitavano fuori dall'edificio.

Secondo quanto riferito dalla polizia, colui che ha sparato era un 24enne di un villaggio ad una ventina di chilometri da Praga. Il padre era deceduto in mattinata, anche se è da stabilire se le cause della morte siano collegate a quanto poi accaduto nel pomeriggio.

Il ministro degli Interni ceco, Vit Rakusan, ha dichiarato che la strage non è da considerarsi un episodio di terrorismo internazionale. Sono però sconosciute le cause del gesto. L'attentatore, uno studente dell'Università che ha apero il fuoco dal quarto piano, è stato ucciso dalla polizia. Successivamente è stato identificato come David Kozak.

Su Telegram aveva da poco aperto un account dove aveva dichiarato di essere stanco di vivere, di essere odiato da tutti e di odiare tutti, annunciando di voler effettuare una sparatoria di massa ispirandosi ad una ragazzina russa, Alina Afanaskina, che aveva ucciso una persona in una scuola.

Una strage simile era avvenuta nel dicembre 2019 in un ospedale di Ostrava, quando un uomo aveva aperto il fuoco con una pistola nella sala d'attesa della clinica traumatologica uccidendo quattro uomini e due donne, prima di suicidarsi.

La premier Meloni, ha inviato un messaggio al primo ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala, in cui ha espresso il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime, per poi ribadire la più ferma condanna di ogni forma di violenza, fanatismo e terrorismo, aggiungendo che "l'Europa ha il dovere di reagire e rafforzare ogni strumento utile a garantire la massima sicurezza dei cittadini".