Il presidente della Puglia, in una nota del sito web della Regione, ha fatto sapere di aver firmato le seguenti tre nomine assessorili, facendole seguire dai relativi (nutritissimi) curricula dei tre candidati:

Serena Triggiani, con delega all’Ambiente, Ciclo rifiuti e bonifiche, Vigilanza Ambientale, Parchi, Rischio industriale, Politiche abitative, Crisi industriali e Politiche di genere;

Viviana Matrangola, con delega a Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Legalità e Antimafia sociale;

Debora Ciliento, con delega ai Trasporti e Mobilità sostenibile.

Pertanto, Michele Emiliano ha deciso di rispondere con un mini rimpasto alle dimissioni dell'ex forzista Rocco Palese, assessore alla Sanità, di Anna Grazia Maraschio (in quota Sinistra italiana), assessora all'Ambiente, e di Anita Maurodinoia, indagata in una inchiesta della Procura di Bari su un presunto voto di scambio.

Restano ancora vacanti gli assessorati alla Sanità e quello al Welfare. 

Quello di Emiliano è un "rimpastino" che non va incontro alla richiesta che era arrivata dalla segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, dopo le inchieste e gli arresti che hanno travolto la politica pugliese, che aveva chiesto un quasi azzeramento della giunta.

Quel che è certo che la decisione di Emiliano non potrà piacere a Sinistra italiana, come fanno intendere le dichiarazioni di uno dei suoi principale referenti in Puglia, Nico Bavaro:

"Siamo alla farsa. Dopo gli arresti e gli scandali, dopo le richieste di azzeramento e di aprire un dibattito sulla questione morale, Michele Emiliano pensa bene di togliere Annagrazia Maraschio dalla giunta regionale. L’ho detto ieri e lo ribadisco: evidentemente Sinistra Italiana è scomoda e paga il prezzo della sua libertà.A questo punto vorrei capire cosa ne pensa Elly Schlein che con Nicola Fratoianni aveva chiesto una riflessione approfondita sulla Puglia. È soddisfatta delle decisioni di Emiliano?Intanto, io ci vedo un disegno chiaro e limpido per marginalizzare l’unica voce critica della maggioranza e posso ricostruirne le tappe della vicenda. In un anno circa, infatti, Emiliano ha tolto ad Annagrazia Maraschio le deleghe sull’urbanistica (piano casa, nuove edificazioni…), per darle a un consigliere regionale eletto in Forza Italia e poi transitato nella sua civica; dopo qualche mese, con la complicità del M5S hanno tolto l’appoggio all’ex sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, senza alcuna ragione, perdendo poi le elezioni contro la destra; passa qualche mese ancora e la sua civica, CON, chiede pubblicamente le dimissioni di Maraschio, che aveva “osato” pretendere che gli impianti di produzione di energia elettrica non stessero nei campi o sulle coste, ma nelle zone industriali, sui tetti degli edifici e oltre le 12 miglia dalla costa.Oggi si completa il disegno e finalmente tolgono l’assessorato all’ambiente ad Annagrazia Maraschio, così di fatto annullando la presenza di Sinistra Italiana ed espellendo dalla maggioranza l’unica vera voce critica. Ma tranquilli, ora c’è l’assessorato alla legalità…"

In attesa di conoscere i commenti dei vari leader delle componenti di sinistra che sostengono Emiliano - che ha pensato di darsi un'aura di rispettabilità e credibilità nominando assessore alla legalità e alla cultura Viviana Matrangola, figlia della martire antimafia di Nardò, Renata Fonte - si può già anticipare che i loro rappresentanti in consiglio regionale non voteranno la mozione di sfiducia all'attuale presidente che verrà presentata dalle opposizioni.

Ma la situazione in regione Puglia resta molto fluida e ancora nulla può esser dato come scontato.



Crediti immagine: regione Puglia