Impatto del Data Act UE sui Contratti Intelligenti e Blockchain

L'approvazione recente del Data Act da parte dell'Unione Europea ha generato un fervido dibattito sul suo impatto all'interno dell'ecosistema dei contratti intelligenti e sull'innovazione della blockchain.

Questo atto legislativo, approvato con una maggioranza significativa, solleva interrogativi sull'essenza stessa dei contratti intelligenti in relazione alla loro capacità di interruzione, contrastando così con il principio fondamentale della decentralizzazione all'interno della blockchain.

Il testo del Data Act richiede che i contratti intelligenti siano in grado di essere "interrotti e terminati", introducendo controlli che permettano il reset o l'arresto del contratto stesso.

Tale disposizione ha generato incertezze nella comunità blockchain: esperti legali ritengono che queste clausole possano essere incompatibili con la natura intrinseca dei contratti intelligenti. Ciò solleva dubbi sull'attuazione e l'impatto sullo sviluppo e l'utilizzo dei contratti intelligenti.

Scott McKinney e Laura De Boel, avvocati di Wilson Sonsini Goodrich & Rosati, sollevano dubbi sulla definizione di contratti intelligenti inclusa nel Data Act, suggerendo che potrebbe estendersi anche a programmi al di fuori della definizione tradizionale.

Queste disposizioni potrebbero limitare l'adozione dei contratti intelligenti nelle applicazioni regolate dal Data Act, con molte aziende che preferiranno evitare il loro utilizzo per evitare complicazioni normative.

Sebbene il Data Act possa accrescere la standardizzazione nell'UE, potrebbe anche frenare l'innovazione nella blockchain. La necessità di conformarsi a requisiti rigidi potrebbe rallentare l'innovazione e aumentare il carico di lavoro delle aziende attive nel settore.

La discussione sull'impatto del Data Act sull'industria blockchain è aperta, con alcune previsioni che indicano una possibile riduzione dell'adozione dei contratti intelligenti. Resta da vedere come l'industria reagirà e si adatterà a questa nuova fase regolamentare.