Durante la premiazione dello Strega, così il ministro della Cultura, Gennarino Sangiuliano: 

"Voglio dire di leggere, che è una cosa fondamentale che ti fa vivere dei momenti belli, esistenziali. Ho ascoltato le storie che sono espresse in questi libri che sono finalisti questa sera. Sono tutte storie che ti prendono e che ti fanno riflettere: ecco, proverò a leggerli".

Proverò  a leggerli? Dopo averli votati? Già, perché il ministro ha pure espresso un voto su ciò che doveva aver letto. La presentatrice della serata, Geppi Cucciari, non passa sopra alla gaffe di Gennarino e replica:

"Ah, non li ha letti?"

Il ministro, alla disperata, risponde: "Sì, li ho letti... ho votato... però voglio approfondire questi volumi".

Perfida, Geppi Cucciari lo gela così:

"Cioè oltre la copertina... dentro".

Gennarino, dopo che gli è stata spiegata la più che pessima figura, è successivamente dovuto ricorrere alla solita nota per spiegare, come sempre, che quanto da lui detto era stato travisato:

"Mi spiace che le mie parole siano state travisate. Ho ovviamente letto i libri del Premio Strega, ma non con la calma che avrebbero meritato, avendo, come potete capire, moltissimi impegni. Intendevo dire che tornerò ad approfondirli. Credo che a chiunque ami la cultura sia capitato di riprendere un libro in mano per rileggerne qualche passaggio che ti ha colpito".


Ci sarebbe da fare un appunto anche sulla nota dell'acculturato ministro, ma sarebbe come voler sparare sulla Croce Rossa... per cui passiamo alla seconda pena di giornata per Giorgia Meloni, che vede protagonista la seconda carica dello Stato, Ignazio Benito Maria La Russa.

Che cosa ha combinato? Lui, niente. Invece uno dei figli della sua "tribù" Leonardo Apache (non si se va pronunciato all'italiana oppure all'americana), 19 anni, è stato accusato di stupro da una ragazza, una 22enne della Milano bene, che si era portato a casa qualche sera fa. 

Il fatto, secondo la denuncia presentata dall'avvocato Stefano Benvenuto, che la assiste, risale allo scorso 18 maggio. Intorno alla mezzanotte la ragazza ha incontrato il baby La Russa in una discoteca del centro. I due si conoscevano per aver frequentato la stessa scuola. Bevuto un drink, la ragazza ha detto di non ricordare nulla di quanto fosse accaduto in precedenza, dopo essersi svegliata nuda e confusa nel letto del ragazzo, in casa La Russa, intorno a mezzogiorno.

Il Corriere riporta il resoconto di quanto sarebbe accaduto citando la ricostruzione fatta dalla ragazza:

"Mi disse che 'aveva avuto un rapporto con me sotto effetto di sostanze stupefacenti' e che un suo amico, che stava dormendo in un'altra stanza, aveva 'avuto un rapporto con me a mia insaputa', dopo che entrambi l'avevano spogliata". 

Uscita da casa La Russa, di cui prende l'indirizzo, la ragazza chiama la madre che la convince a farsi visitare alla Mangiagalli (servizio anti-violenze), dove le riscontrano una ecchimosi al collo, una ferita alla coscia e positività alla cocaina che aveva assunto prima di andare in discoteca.

Dopo che la denuncia viene ripresa su tutti i media, Ignazio Benito rilascia la seguente dichiarazione:

"Dopo averlo a lungo interrogato ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante. Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinchè faccia chiarezza con la maggiore celerità possibile per fugare ogni dubbio.Di sicuro lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall'avvocato estensore che, cito testualmente il giornale che ne dà notizia, occupa questo tempo 'per rimettere insieme i fatti'. Lascia oggettivamente molti dubbi il racconto di una ragazza che, per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo sono certo non ha mai consumato in vita sua.Inoltre, incrociata al mattino, sia pur fuggevolmente da me e da mia moglie, la ragazza appariva assolutamente tranquilla. Altrettanto sicura è la forte reprimenda rivolta da me a mio figlio per aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato. Non mi sento di muovergli alcun altro rimprovero".

Anche il legale incaricato dalla famiglia La Russa, Adriano Bazzoni, sposa la tesi del presidente del Senato:

"La ragazza era d'accordo nel trascorrere il dopo discoteca con il mio assistito, liberamente, andando con lui a casa sua, passando la notte e rimanendo con lui fino al mezzogiorno successivo, per poi salutarsi normalmente. Leonardo è molto scosso ed esclude che la ragazza possa aver detto qualcosa del genere nei suoi confronti, così come esclude di aver avuto rapporti insieme ad una terza persona. Quanto a quello che la ragazza avrebbe consumato, non solo esclude di averglielo offerto, ma, qualora si vedesse attribuire questo tipo di condotta, si vedrebbe costretto a sporgere denuncia".

La nota di La Russa fa però infuriare la segretaria dem Elly Schlein:

"Al di là delle responsabilità del figlio, che sta alla magistratura chiarire, è disgustoso sentire dalla seconda carica dello Stato parole che ancora una volta vogliono minare la credibilità delle donne che denunciano una violenza sessuale a seconda di quanto tempo ci mettono, o sull'eventuale assunzione di alcol o droghe, come se questo facesse presumere automaticamente il loro consenso. Il Presidente del Senato non può fare vittimizzazione secondaria. È per questo tipo di parole che tante donne non denunciano per paura di non essere credute. Inaccettabile da chi ha incarichi istituzionali la legittimazione del pregiudizio sessista".

Poi, tira in ballo la premier:

"Vorrei sapere dov’è Giorgia Meloni e perché non esce dal suo silenzio assumendosi le sue responsabilità. Vorrei sapere cosa ne pensa di un presidente del Senato che avalla l'idea che le donne che denunciano più tardi non meritino di essere credute".

In tanto le risponde il senatore La Russa dicendo, ovviamente, di esser stato (anche lui!) frainteso:

"Mi dispiace essere frainteso. Lo dico sinceramente. Io non accuso nessuno e men che meno la ragazza. Semplicemente, da padre, dopo averlo a lungo sentito, credo a mio figlio. Per il resto, sottolineo il mio rispetto per gli inquirenti e il desiderio che facciano chiarezza il più celermente possibile. Leonardo ha nominato un suo difensore e da ora toccherà a quest’ultimo decidere se e quando intervenire".

Di seguito, invece, è quanto La Russa aveva detto circa un mesetto fa sulla mancanza di rispetto ad una donna (udibile a metà filmato):

E Giorgia Meloni, su quanto accaduto oggi, che cosa ha dichiarato? Finora nulla... è in attesa di incassare le nuove peripezie che domani le regaleranno coloro che lei, con tanta intelligenza, ha nominato a capo delle istituzioni del Paese.